Chiudono le aziende, si allargano le sacche di disoccupati. Il settore calzaturiero vive un momento di crisi in tutta Italia. E in Campania la contrazione delle vendite soprattutto verso l’estero fa sentire tutto il suo peso.
È una fotografia amara quella scattata dal Centro studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici e presentata in occasione di Micam, la più importante fiera del comparto in programma dal 23 al 25 febbraio 2025 a Fiera Milano Rho.
Il comparto calzaturiero italiano – emerge dal report – ha chiuso il 2024 con una flessione dell’export (-8,4% in valore) e del fatturato, che si attesta a 13,21 miliardi di euro (-9,4%, quasi 1,4 miliardi in meno rispetto al 2023). Oltre alla produzione, che rallenta attestandosi a 124,1 milioni di paia (-16,1%), calano gli addetti (-3,8%) e le imprese (-5,5%).
A livello regionale, nei primi nove mesi del 2024 in Campania export in valore in calo del -5,6% sull’analogo periodo 2023. Le prime 5 destinazioni dell’export campano, che coprono il 60,9% del totale, sono risultate: Francia (-3,6%), Usa (-2,8%), Germania (+23,7%), Slovacchia (+89,1%) e Svizzera (-8,2%). Il numero di imprese attive (calzaturifici + produttori di parti) ha registrato a fine dicembre 2024, tra industria e artigianato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di -56 aziende rispetto al consuntivo 2023, accompagnato da un saldo negativo di -294 addetti. Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da INPS per le imprese campane della filiera pelle nell’intero 2024, si registra un aumento del +163,5% rispetto al 2023: sono state autorizzate quasi 7 milioni di ore, un numero superiore del +391,7% anche rispetto alla situazione pre-Covid del 2019.
lunedì, 24 Febbraio 2025 - 14:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA