Sciopero dei magistrati contro il Governo: flash mob a Roma, a Napoli assemblea con intellettuali e contro-protesta di avvocati

di mg

Un flash mob dei magistrati sulla scalinata della Corte di Cassazione. E poi assemblee e iniziative ad hoc in ogni distretto di Corte d’Appello. Giovedì 27 febbraio è il giorno dello sciopero nazionale di giudici e pubblici ministeri proclamato dall’Associazione nazionale magistrati. È il giorno della “chiamata alle armi” contro le riforme del Governo che vanno ad incidere sul mondo delle toghe, a cominciare dalla separazione delle carriere per finire allo sdoppiamento del Csm senza dimenticare la costituzione di un’Alta Corte disciplinare. L’Anm, fresca di elezioni e guidata dal “discusso” Cesare Parodi (per via delle sue interviste da neo presidente che hanno fatto storcere il naso fuori e dentro la magistratura), confida in un’adesione massiccia, per mostrarsi compatta nei confronti del Governo.

L’appuntamento principale è a Roma, alle ore 10, in piazza Cavour: i magistrati indosseranno la toga e la coccarda tricolore e avranno in mano una copia della Costituzione italiana. Alle 11, appuntamento al Cinema Adriano per un’assemblea pubblica, a cui parteciperanno, oltre ai componenti della Ges Roma e della Ges Cassazione, anche personalità della società civile. Apriranno l’assemblea il presidente dell’Anm Cesare Parodi e il segretario generale Rocco Maruotti. Tra gli ospiti, Gianrico Carofiglio, i magistrati Giuseppe Santalucia ed Enrico Scoditti, la professoressa Tania Groppi, l’avvocato Giuseppe Iannaccone. Il dibattito sarà accompagnato dal live painting dell’illustratore Lorenzo Terranera. L’astensione proclamata dall’Anm però non inciderà su alcuni processi: nel penale, salvi i procedimenti con imputati detenuti, quelli ove stanno per decorrere i termini di prescrizione o quelli dove l’efficacia del provvedimento decade se non viene convalidato entro un termine perentorio; nel civile, saranno regolarmente trattati i procedimenti relativi a licenziamenti, repressione delle condotte antisindacali e discriminatorie.

Anche nel resto dei distretti di Corte d’Appello si terranno iniziative di sensibilizzazione. Per lo più si procederà con assemblee aperte anche al mondo degli intellettuali. Iniziative che alle ore 12 sfoceranno in un evento che si terrà contemporaneamente in tutti i distretti: sarà effettuata una staffetta tra magistrati per dare lettura della Costituzione e del comunicato finale predisposto dalla Gec.

A Napoli, la Ges sezionale (guidata da Cristina Curatoli) ha promosso un’assemblea pubblica con inizio alle 9.45 presso la Biblioteca Tartaglione all’interno del Palazzo di giustizia al Centro direzionale. Interverranno lo scrittore Maurizio De Giovanni, il regista Andrea Segre, il professore emerito Massimo Villone, la professoressa Giovanna De Minicio, la scrittrice Viola Ardone, il professore Marco Podetta, il professore Carlo Longobardi e Dario Raffone. Poi spazio alla staffetta dedicata alla Costituzione. Si chiuderà con un presidio dei magistrati all’uscita del Palazzo di Giustizia, lato piazza Cenni, e la distribuzione di opuscoli informativi.

Allo sciopero aderirà, a modo suo, anche il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri: «Sciopererò anch’io, anche se sarò in ufficio a lavorare. Però formalmente sciopererò, perché sono contrario alla separazione carriere, che non serve ed è un falso problema. I problemi della giustizia sono altri», ha detto l’altro giorno Gratteri nella trasmissione Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli. «La magistratura ha grandissime responsabilità e ha commesso tanti errori, soprattutto le correnti della magistratura. In questi anni abbiamo fatto degli assist enormi e notevoli al potere politico, dal caso Palamara (e non solo) in poi. Però abbiamo il dovere di dire che la separazione del carriere è un non problema, perché di fatto già esiste», ha concluso.

Protesteranno i magistrati, ma protesteranno, anzi contro-protesteranno anche alcuni avvocati. A Napoli, infatti, il direttivo dell’Associazione Camera degli Avvocati Penalisti Sebastiano Fusco, ha convocato l’Assemblea dei soci – aperta anche ai non iscritti – per rivendicare la necessità della riforma in tema di separazione delle carriere in magistratura tra funzione inquirente e giudicante, sottolineando che essa è «assolutamente rispettosa del dettato costituzionale». In una nota il direttivo ha invitato tutti gli iscritti «ad indossare la toga e manifestare in tribunale, nella cd. “piazza coperta”, in favore della riforma legislativa».

lunedì, 24 Febbraio 2025 - 16:49
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