Caivano, gli notificano lo sfratto e lui si impicca: 31enne vittima della disperazione

carabinieri caivano

Quando si è presentato l’ufficiale giudiziario a casa per notificargli lo sfratto esecutivo contestualmente a una proroga, gli ha preparato e offerto il caffé e poi, con la scusa di dover andare in bagno, si è chiuso nella stanza da letto e si è impiccato.

Dramma della disperazione a Caivano, comune in provincia di Napoli. La vittima è un uomo di 31 anni, con lavoro precario. Ciro A. era moroso e il proprietario dell’appartamento gli aveva fatto causa ottenendo il decreto di sfratto esecutivo. Un provvedimento che ha gettato Ciro nel baratro della disperazione. Di qui la decisione più tragica, consumatasi mentre l’ufficiale giudiziario, accolta con gentilezza, era in cucina. Non vedendo il 31enne ritornare, l’ufficiale giudiziario si è aggirata per casa: ha constatato che il 31enne non fosse in bagno e si è accorta che la porta della stanza da letto era chiusa e l’uomo non le rispondeva. Così ha chiamato i carabinieri che hanno forzato la porta e hanno trovato il corpo ormai senza vita di Ciro.

«Il drammatico episodio verificatosi a Caivano mette in luce la gravità della crisi abitativa in Italia, in particolare nelle aree metropolitane, e funge da monito per le coscienze di tutta la collettività – ha dichiarato in una nota il segretario del Pd Napoli Giuseppe Annunziata -. In un contesto in cui il diritto alla casa sta diventando sempre più un lusso inaccessibile per molte famiglie, la vicenda rappresenta un chiaro segnale della mancata attenzione da parte dell’amministrazione nazionale». «Da due anni, i fondi destinati al sostegno al fitto, previsti dalla legge 431, sono stati eliminati. Questo importante strumento, in Campania, attraverso il Bando del 2023, aveva garantito un contributo di mille euro a oltre 36.000 famiglie, contribuendo a mitigare le difficolta’ economiche legate all’affitto – ha aggiunto Annunziata -. Parallelamente, il governo Meloni ha drasticamente ridotto la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza e tagliato le risorse destinate a interventi di nuova edilizia popolare». «L’emergenza abitativa – ha concluso Annunziata – deve diventare una priorità imprescindibile nell’agenda politica e amministrativa di tutte le istituzioni, a partire dal Governo Nazionale, affinché si possano implementare soluzioni efficaci a tutela dei nuclei più vulnerabili. La nostra solidarieta’ alla famiglia e alla comunità tutta. È tempo di un intervento urgente che garantisca il diritto alla casa».

giovedì, 27 Febbraio 2025 - 16:36
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