Napoli, il Csm nomina Loreto procuratore aggiunto: «ricca e solida esperienza». Spena guida il Tribunale di Avellino

Esterno edificio della procura della repubblica di Napoli (foto Kontrolab)
di maga

Nuove nomine nel mondo della giustizia campana. Nei giorni scorsi il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha colmato alcune caselle rimaste scoperte in diversi uffici giudiziari. Giuseppina Loreto, che ricopriva il ruolo di pubblico ministero a Napoli, è stata promessa a procuratore aggiunto: va ad occupare il posto lasciato vacante da Rosa Volpe nel giugno 2023 a seguito della sua nomina a procuratore generale di Salerno. Loreto era stata proposta all’unanimità dalla quinta Commissione.

Nella relazione la Commissione aveva concluso che Loreto, da trent’anni in magistratura, «risulta indubbiamente la candidata più idonea, per merito e attitudini, al conferimento dell’Ufficio a concorso». Loreto – ha sottolineato la Commissione – «vanta una ricca, solida e variegata esperienza professionale, avendo sempre svolto, nell’ambito di un percorso ultratrentennale, funzioni requirenti in primo grado», ed ha maturato profonde conoscenze nella «materia del contesto alla accumulazione di patrimoni illeciti», oltre ad avere una «perfetta padronanza degli strumenti giuridici relativi al contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata e soprattutto la capacità di organizzare il proprio lavoro e l’operato della polizia giudiziaria in modo da attribuire uno spettro quanto più ampio possibile alla propria azione giudiziaria».

La Commissione ha inoltre sottolineato la rilevanza del parere attitudinale specifico del Consiglio Giudiziario sulla Loreto: «La constatazione dell’imponente volume di lavoro svolto nel contrasto alla criminalità organizzata durante l’intero servizio svolto dalla dott.ssa Loreto in magistratura consente di definirla come magistrato di assoluto rilievo, caratterizzata da non comuni doti tecniche e da un impegno che costituisce la conseguenza di elevata tensione morale nello svolgimento della sua attività. Ella come del resto risulta da tutti i pareri ottenuti nel corso della sua carriera ha costantemente approfondito con cura e diligenza da rigorosa motivazione da un lineare percorso logico e da un corretto approccio giuridico” aggiungendo che “i risultati del suo impegno professionale analiticamente desumibili dall’autorelazione risultano valutabili in termini di straordinaria rilevanza».

Ma a fare la differenza è stata la qualità delle competenze acquisite nelle materie che sono peculiari del ruolo da coprire: «La dott.ssa Loreto si è occupata di reati ambientali, reati edilizi, reati contro il patrimonio, reati contro la pubblica amministrazione, reati tributari, reati contro la prostituzione e l’immigrazione, reati in materia di droga ed armi, reati contro la persona e la libertà sessuale – stalking, omicidi e violenza sessuale -, nonché reati di omicidio colposo». Non solo: Loreto ha fatto parte – per ben 9 anni – e fa tuttora parte della Dda, e ha svolto funzioni requirenti in ben tre uffici diversi.
Questo bagaglio professionale ha consentito alla Loreto di spuntarla su candidati di alto profilo, come Maria De Luzenberger Milnernsheim, già procuratore della Repubblica per i minorenni di Napoli, che ha esercitato funzioni requirenti e giudicanti presso la Procura ed il Tribunale di Napoli per circa 14 anni.

Il plenum del Csm ha anche nominato il nuovo presidente del tribunale Avellino: si tratta di Francesca Spena, attualmente consigliere corte Cassazione.

giovedì, 6 Marzo 2025 - 19:07
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