Caos a Edenlandia, Comune chiude il parco per «pericolo imminente per la sicurezza». Pronto ricorso al Tar, Vorzillo: «Sbalordito»

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Edenlandia (foto tratta dalla official fanpage del parco)

Le giostre dell’Edenlandia a Napoli sono spente, i cancelli chiusi. Il parco giochi in viale Kennedy a Fuorigrotta è stato messo off limits dal Comune di Napoli e non si sa quando, e soprattutto chi, potrà tornare a riaccendere il divertimento di grandi e piccini. Venerdì sera, con una ordinanza dirigenziale d’urgenza, Palazzo San Giacomo ha disposto «il divieto di prosecuzione delle attività e la revoca della licenza». I rappresentanti della Commissione di Pubblico Spettacolo e della Polizia Locale hanno rilevato «gravi carenze in ordine alla manutenzione delle giostre presenti, alcune risultate in vero e proprio stato di degrado» e «viste le gravi irregolarità e il pericolo imminente per la sicurezza» si è deciso di intervenire con un provvedimento di notevole impatto sia sull’impresa che gestisce il bene sia sui lavoratori che adesso sono costretti a fermarsi e vivono l’incertezza del domani. A far scattare i controlli del Comune sono state alcune segnalazioni. Come andrà a finire questa storia, lo si saprà nei prossimi mesi: Gianluca Vorzillo, socio unico di Tanit che gestisce il parco giochi di Fuorigrotta, ha annunciato l’immediato deposito di un ricorso urgente al Tar della Campania.

«Sono sbalordito per quello che è successo – ha reso noto in un comunicato stampa -. Erano emerse alcune criticità in due giostre Dumbo e Maniero, nel corso di un sopralluogo della competente commissione prefettizia, nato a seguito di una segnalazione anonima di un ex manutentore del Parco. Criticità soprattutto sul fronte della ordinaria manutenzione e men che mai per problemi legati alla sicurezza dei due impianti. Quando nel pomeriggio ci è stata notificata dalla Polizia locale la chiusura dell’intero Parco, tra l’altro proprio mentre stavamo già provvedendo al ripristino dello stato delle giostre, è stato uno choc anche per le maestranze». Per questa ragione Vorzillo parla di «provvedimento abnorme, incomprensibile, addirittura con la revoca della licenza per una mancata comunicazione del nominativo dell’ultimo amministratore, fatto questo assolutamente formale».

Al suo fianco si è schierato l’avvocato Riccardo Guarino, coordinatore provinciale a Napoli di Noi Moderati, sul divieto di prosecuzione attività e revoca licenza per Edenlandia disposti dal Comune di Napoli. «La revoca della licenza per la gestione di Edenlandia è un provvedimento abnorme, sproporzionato rispetto alle contestazioni pur mosse in ossequio all’obbligo, da osservare sempre, di garantire la sicurezza delle persone – ha detto Guarino -. Ed è la prova plastica di come questa amministrazione comunale, a fronte di criticità risolvibili, non sappia dialogare con gli imprenditori di questa città ma preferisca piuttosto applicare metodi vessatori che finiscono con il danneggiare chi ha un’attività produttiva e, di conseguenza, i dipendenti di queste attività».

Secondo Guarino, nel caso di Edenlandia, «l’amministrazione comunale avrebbe potuto guidare l’impresa nel sistemare e regolarizzare eventuali inadempienze e inefficienze, e dunque tutelare giustamente l’utenza. Si sarebbe dovuto intervenire, cioè, sulle singole criticità senza colpire l’intera struttura. Questo approccio avrebbe evitato la chiusura della struttura e le ripercussioni, inevitabili, sui posti di lavoro». «Auspico – ha concluso il coordinatore provinciale di Noi Moderati – che il sindaco e l’amministrazione cambino approccio verso quegli imprenditori che vogliono fare qualcosa di positivo per la città, perché la mancata collaborazione tra pubblica amministrazione e impresa privata, con la prima che costantemente soverchia la seconda, è deleterio ed è da condannare».

sabato, 8 Marzo 2025 - 18:07
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