«C’è una bomba in Comune»: paura a Castel San Giorgio dopo l’ordigno esploso lunedì. Istituzioni sotto attacco

castel san giorgio ordigno marzo 2025
L'ordigno esploso dinanzi al portone del palazzo dove ha sede il Comune di Castel San Giorgio
di Marco Cesario

L’allarme bomba è rientrato. La telefonata anonima arrivata al 112 con la quale si informava di un ordigno pronto a esplodere nel Comune di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, si è rivelata un bluff. Per fortuna. Ma adesso va capito se l’autore della segnalazione abbia voluto prendersi gioco, incautamente, delle istituzioni locali in un momento di estrema preoccupazione o se invece quella segnalazione rientri in una precisa e inquietante aggressione all’amministrazione comunale. A Castel San Giorgio sta accadendo qualcosa di problematico.

La procura della Repubblica di Salerno è già al lavoro. Nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle due di notte, un ordigno è esploso dinanzi al portone del palazzo dove ha sede il Comune, provocando un principio di incendio all’interno dello stabile, danni al portone e mandando in frantumi i vetri delle finestre di numerose abitazioni che insistono nella zona. È stato un attentato, firmato – nella fase esecutiva – da una sola persona. I carabinieri della compagnia di Mercato San Severino stanno cercando di ricostruire il percorso dell’uomo solitario, giunto in sella a un motorino, che ha lanciato l’ordigno e poi è scappato, la speranza è di riuscire a dargli un volto e un nome.

Ma adesso le indagini devono intrecciarsi con l’allarme bomba di oggi pomeriggio: alle 17 la telefonata anonima che ha fatto scattare l’allerta, quindi i dipendenti sono stati fatti allontanare e gli artificieri sono giunti sul posto per accertamenti. In serata il sospiro di sollievo. Il timore è che l’amministrazione comunale o qualcuno dei suoi esponenti più in vista possa essere sotto attacco. Negli ultimi tre anni si sono, infatti, verificati due gravi episodi: nel Natale 2022 un ordigno è esploso davanti casa del vicesindaco Giuseppe Alfano, l’anno successivo (8 aprile 2023) analogo fatto si è registrato ai danni della sindaca Paola Lanzara.

Va capito se tutti questi episodi possano essere in qualche modo collegati. La prima cittadina non è intenzionata a mollare: attraverso un manifesto diffuso in città e firmato anche da tutti i consiglieri comunali, Lanzara ha sottolineato che «non può esserci spazio alcuno per la violenza e la criminalità» e ha assicurato che «ogni tentativo di intimidazione sarà sempre un motivo ulteriore per rafforzare il nostro impegno a tutela delle istituzioni democratiche».

martedì, 11 Marzo 2025 - 22:34
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