Tutto il personale amministrativo è assente e così l’Ufficio del giudice di pace di Napoli Nord chiude per disposizione del presidente del Tribunale di riferimento. È caos ad Aversa. Il presidente del Tribunale di Napoli Nord, Luigi Picardi, ha adottato un provvedimento che ha mandato su tutte le furie gli avvocati innescando accese polemiche sui social ed anche una manifestazione convocata d’urgenza dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli. La disposizione è della giornata di ieri, martedì 18 marzo. «Con decorrenza immediata – si legge – si dispone la chiusura dell’Ufficio del Giudice di pace di Napoli Nord in Aversa fino all’adozione di provvedimenti necessari che ne consentano la riapertura». Alla base della clamorosa decisione c’è una circostanza altrettanto clamorosa: «In data odierna (ossia ieri, ndr) risulta assente tutto il personale amministrativo in servizio», cosa che ovviamene «rende impossibile procedere allo svolgimento di tutti i servizi di cancelleria».
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, guidati dal presidente Carmine Foreste, ha proclamato una giornata di astensione, dalle udienze civili e penali, per il giorno 3 aprile. Contestualmente è stata convocata l’assemblea degli iscritti per le ore 11 presso le sale Metafora e Girardi del Tribunale di Napoli. Non solo: ha anche lanciato un appello al Governo per «l’adozione di provvedimenti urgenti per garantire il funzionamento della giustizia, settore fondamentale dello Stato e per la crescita del Paese». La mobilitazione straordinaria è stata decisa per «denunciare le gravi disfunzioni della giustizia» che hanno «intollerabili ripercussioni sulla tutela dei diritti dei cittadini».
Nel comunicato stampa diramato dal Coa, si citano i casi del giudice di pace di Napoli Nord e la “deportazione” delle udienze penali della sezione distaccata di Ischia. «È intollerabile che si chiudano presidi giudiziari per mancanza di personale, è il fallimento dello Stato di diritto, del Governo e di chi amministra l’ufficio giudiziario», viene spiegato dal Coa. «Siamo giunti ad un punto di non ritorno», è la considerazione amara del Coa.
mercoledì, 19 Marzo 2025 - 12:14
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