Progetti gratuiti volti a favorire l’inclusione di bambini e adolescenti autistici: l’impresa sociale “I Bambini delle Fate”, che da dieci anni plasma e alimenta laboratori a supporto dei più giovani con particolari disabilità, “investe” anche a Portici (comune in provincia di Napoli). Qui, attraverso l’associazione “Insieme si può Sarno”, è partita da poche settimane la campagna “Sporcatevi le mani” per raccogliere fondi necessari per attivare, sul territorio, importanti progetti che si sviluppano attraverso laboratori di pittura, discipline come la danza, la musica, il nuoto e l’accesso all’ippoterapia, particolarmente efficace – come dimostrato da diversi studi – nel favorire il miglioramento delle funzioni neurologiche e dei processi sensoriali. Privati cittadini, imprenditori, professionisti, attività commerciali del territorio possono fare la differenza con una donazione per sostenere questi laboriosi percorsi e i volontari che ogni giorno sono impegnati nelle attività.
Referente sul territorio di Portici per la raccolta fondi è Armando Conte: «La particolarità di tutte le campagne attivate da “I Bambini delle Fate” e materialmente gestite da associazioni ancorate ai territori sui quali si intende operare, è che tutto il ricavato della campagna viene investito nel territorio dove si è lavorato. Quindi tutti i fondi che arriveranno da questa campagna lanciata a Portici produrranno progetti per le famiglie di Portici», spiega Armando Conte.
Sul territorio, tra i primi convinti sostenitori del progetto c’è la Chiocciola, la società cooperativa fondata da Adele Cacace e Fabiana Sannino che da tempo apre le porte della struttura in via Luca Giordano ai bambini offrendo loro esperienze educative, creative e ricreative. «Come mamma di un bambino autistico sento sempre più forte l’esigenza di creare una rete sul territorio affinché i nostri bambini, i nostri ragazzi, possano usufruire anche loro come tutti gli altri di spazi per lo sport, per il gioco, per il tempo libero», spiega Adele Cacace. «Le attività extra scolastiche che accolgono i nostri figli sono davvero pochissime e quelle che ci sono non soddisfano le esigenze di tutti o hanno costi elevati – sottolinea Adele Cacace -. Purtroppo si parla tanto d’inclusione ma non la si mette in pratica e le famiglie sono lasciate a sé stesse, spesso anche dai familiari più stretti. È importante per dare dignità alle persone autistiche lavorare su progetti che possano aiutarle nello sviluppo delle autonomie e delle abilità sociali e anche lo sport come per tutti è importante se non fondamentale per il loro sviluppo psicofisico».

E – aggiunge Adele Cacace – progetti di questa natura diventano ancora più importanti in previsione del “dopo di noi”. «In Italia si garantiscono le terapie per l’autismo nei centri convenzionati fino ai 18 anni ma dopo la maggiore età la continuità di eventuali percorsi terapeutici è esclusivamente a carico delle famiglie e per i ragazzi non c’è nessuna possibilità di essere inseriti nel mondo del lavoro e la maggior parte passa un’esistenza buia in strutture residenziali perché magari i genitori non ci sono più o sono troppo anziani per prendersene cura – conclude la coordinatrice de La Chiocciola -. Per questo dobbiamo sensibilizzare tutti perché i figli disabili sono figli di tutta la società e credo che il loro benessere sia una responsabilità collettiva, se un figlio disabile sta bene stanno bene i familiari, stanno bene i compagni di classe lavorano bene le insegnanti la classe la scuola stanno bene i parenti e i vicini di casa».
Per aderire alla raccolta fondi è possibile contattare Armando Conte, incaricato de “I bambini delle fate” per la campagna sul territorio: numero di tel. 339 877 5781; Felicia Petraglia, Fata de “I bambini delle fate”, al tel. 328 054 4846. Oppure contattare l’Associazione Insieme si può Sarno sulla pagina Faebook o all’indirizzo mail insiemesipuosarno@gmail.com. Infine, è possibile aderire alla raccolta direttamente dal sito de “I bambini delle fate”: www.ibambinidellefate.it.
venerdì, 21 Marzo 2025 - 12:13
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