Nuovo Papa, Conclave al via il 7 maggio: Becciu verso l’esclusione, la nutrita “quota” di cardinali britannici

Città del Vaticano

L’identikit possibile del prossimo Papa lo ha tracciato il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina, durante la messa in suffragio di Papa Francesco per i Novendiali. Ma spetterà al Conclave decidere chi raccoglierà il testimone di Bergoglio. L’appuntamento è per il 7 maggio, come annunciato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin. I cardinali elettori saranno chiamati a scegliere il nuovo Pontefice in un momento storico particolarmente complesso per la Chiesa, segnato da sfide interne ed esterne. Non ci sarà, con buona probabilità, il cardinale Angelo Becciu. Il porporato sardo, ex Sostituto della Segreteria di Stato e prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, avrebbe deciso di offrire un passo indietro volontario rispetto alla partecipazione al Conclave per via del suo coinvolgimento nel processo vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria, in particolare sull’acquisto controverso del palazzo di Sloane Avenue a Londra. Una mossa che eviterebbe imbarazzi e divisioni all’interno del Collegio cardinalizio in un momento tanto delicato.

Ma chi potrebbe essere il prossimo Papa? Durante la celebrazione dei Novendiali, il cardinale Reina ha indicato i tratti essenziali che il nuovo Papa dovrà incarnare:
«Cercare un pastore oggi significa soprattutto cercare una guida che sappia gestire la paura delle perdite di fronte alle esigenze del Vangelo. Cercare un pastore che abbia lo sguardo di Gesù, epifania dell’umanità di Dio in un mondo che ha tratti disumani», ha detto. E ancora:
«Cercare un pastore che confermi che dobbiamo camminare insieme, componendo ministeri e carismi: siamo popolo di Dio costituito per annunciare il Vangelo». Infine, Reina ha richiamato la necessità di una guida spirituale capace di orientare i fedeli tra le insidie della modernità: «La preghiera di tutta la Chiesa e di tutte le donne e gli uomini – ha osservato – è quella di chi domanda di essere guidati e sostenuti nella fatica della vita, tra dubbi e contraddizioni, orfani di una parola che orienti tra canti di sirene che lusingano gli istinti di auto redenzione, che spezzi le solitudini, raccolga gli scarti, che non si arrenda alla prepotenza, e abbia il coraggio di non piegare il Vangelo ai tragici compromessi della paura, alla complicità con logiche mondane, ad alleanze cieche e sorde ai segni dello Spirito Santo».

A queste parole si aggiungono quelle del cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei e arcivescovo di Bologna: il prossimo Papa «continui nel servire la Chiesa» e «nell’essere il servo dei servi».

Il volto internazionale del Conclave: sorpresa britannica

Il prossimo Conclave presenta una curiosità storica di rilievo: la presenza di una pattuglia di cardinali provenienti dalle isole britanniche come non si vedeva da secoli, dai tempi dello scisma anglicano di Enrico VIII. In totale, il Collegio cardinalizio conta oggi cinque porporati originari delle isole britanniche: quattro dall’Inghilterra e uno dall’Irlanda.
Gli elettori inglesi saranno: Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e primate cattolico del Regno Unito; Timothy Radcliffe, domenicano e teologo di Oxford; Arthur Roche, prefetto del Dicastero per il Culto Divino.

Fuori dal Conclave, per limiti di età, l’88enne Michael Fitzgerald, ex diplomatico vaticano. L’Irlanda sarà rappresentata solo dall’86enne cardinale Sean Brady, ormai escluso dal voto. Da segnalare anche la figura di Kevin Farrell, camerlengo della Chiesa romana, nato a Dublino ma cittadino statunitense.

Si tratta di una presenza significativa per una nazione che per secoli ha visto i cattolici come minoranza marginalizzata. Oggi i cattolici nel Regno Unito sono circa sei milioni, radicati anche in settori influenti della società e della politica. Un percorso storico che affonda le sue radici nel lavoro di figure come il cardinale John Henry Newman, canonizzato da Papa Francesco nel 2019, che nel XIX secolo avviò il grande movimento di rinascita dell’anglo-cattolicesimo.

Quanto ai cardinali inglesi presenti in Conclave, nessuno di loro figura tra i “papabili”. Arthur Roche, 75 anni, ha un profilo considerato troppo curiale. Vincent Nichols e Timothy Radcliffe, entrambi 79enni, hanno escluso qualsiasi possibilità di elezione con parole nette.
«Sono troppo vecchio e non avrei la capacità di guidare la barca di Pietro», ha commentato Nichols, mentre Radcliffe, con tipico humour britannico, ha dichiarato: «Lo Spirito Santo è troppo saggio per pensare a me. Anche solo per un attimo».

lunedì, 28 Aprile 2025 - 19:25
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