Perseguita la vicina di casa, in camera da letto ha pure una sua foto rubata: 44enne arrestato a Vico Equense

di Daria Romano

Nel centro di Vico Equense, in provincia di Napoli, l’ennesima storia d’ossessione, il solito copione ma, questa volta, un finale migliore. La sfortuna della protagonista, una donna come tante, con la sua routine tra casa, lavoro e tempo libero, è stata quella di condividere per qualche mese il pianerottolo antistante il suo appartamento in Costiera Sorrentina con un uomo di 44 anni.

Pur conoscendosi appena, gli iniziali sporadici incontri fuori la porta di casa tra i due sono pian piano aumentati, fino a risultare quasi pianificati. Frequenti colpi al campanello, con annessi regali recapitati direttamente sullo zerbino: frutti, come mele e limoni; fiori, generalmente rose rosse; bottiglie di spumante e lettere d’amore. Messaggi sui social, via via più audaci, fino ad un’esplicita dichiarazione: “Ti amo”. Il tutto viene educatamente rispedito al mittente, sotto gli occhi testimoni degli altri condomini, come inequivocabile segnale di rifiuto. Ma non è sufficiente.

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Con il tempo, i comportamenti del 44enne diventano progressivamente inquietanti. Nel palazzo, si apposta fuori la porta di casa della donna per ore e cammina avanti e indietro, indietro e avanti urlando disperato e rabbioso. Fuori le mura dell’edificio, l’incubo si riversa in strada con pedinamenti alla sua auto. Un pressing che fa tornare il pensiero a quanto accaduto la scora settimana in via XXIV Maggio a Volvera (in provincia di Torino), dove Andrea Longo, 34 anni, ha aggredito ed ucciso la sua vicina di casa, Chiara Spatola di 28 anni, da quale era ossessionato, e il fidanzato Simone Sorrentino, di 23 anni.

A Vico Equense, per fortuna, vi è un diverso finale. I carabinieri di Vico Equense, cui la donna si è rivolta raccontando il suo incubo, si posizionano nei pressi dell’edificio in cui i due risiedono e quando la donna lascia la sua abitazione, l’uomo la segue a breve distanza, declamando i soliti apprezzamenti ed insulti. Per lui scatta immediatamente l’arresto per atti persecutori.

Durante la perquisizione dell’appartamento dell’uomo, i militari rinvengono numerose foto della vittima, tratte dai suoi profili social e poi stampate: alcune di esse erano persino esposte in cornice nella camera da letto, sul comodino.

sabato, 3 Maggio 2025 - 16:53
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