Dall’America al soglio di Pietro, Robert Prevost è Papa Leone XIV: «La pace sia con voi. Costruiamo ponti»

di Mary Liguori

Piange il Papa, piangono i bambini seduti sulle spalle dei genitori che da San Pietro salutano con le manine il nuovo successore di Pietro. È Robert Francis Prevost, statunitense di Chicago che passerà alla storia come papa Leone XIV.

Si affaccia alla loggia e saluta in silenzio per lunghi istanti, il papa, poi giunge le mani sul petto, le riapre e saluta ancora, a due mani. Sorprende, ancora una volta come nel 2013, la scelta del collegio cardinalizio, sorprende anche il papa stesso che, nella sua primissima apparizione dalla Loggia, resta in silenzio, commosso, stupito, a osservare la folla. Gli occhi sono lucidi. Si presenta con le labbra che tremano. Ma con la forza di un messaggio senza ombre: “La pace sia con tutti voi, fratelli e sorelle, carissimi”. E continua “questo è il primo saluto del Cristo risorto, del buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio, anche io vorrei che questo saluto entrasse nel vostro cuore, nelle vostre famiglie a tutte le persone a tutti i popoli a tutta la terra la pace sia con voi”. Dialogo, pace, incontro, ponti. In queste parole c’è la sintesi del primo intervento del nuovo papa. La Chiesa andrà avanti nel solco del Pontefice argentino. Almeno per le grandi linee. Almeno a leggere l’incipit di queste prime pagine della storia del 267esimo romano pontefice. Per ora, dunque, non c’è nulla da interpretare. Sin dai primi minuti di questo nuovo pontificato Leone XIV inizia col il piglio del missionari. la folla lo acclama “Leone Leone Leone”.

E il papa agostiniano continua e lancia messaggi precisi in tempo di conflitti e di scelte geopolitiche preoccupanti. “La pace sia con tutti voi. Una pace disarmante, disarmata, umile e perseverante e proveniente da Dio che ci ama tutti. Conserviamo nelle nostre orecchie la voce di Papa Francesco che benediva Roma e il mondo intero quella mattina di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ama tutti e il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio. Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo”.

LA FUMATA BIANCA
Nato nel 1955 a Chicago, Robert Francis Prevost passa alla storia come Leone XIV. Dal silenzio della Sistina al boato di piazza San Pietro trascorrono circa 75 minuti. La fumata bianca, che annuncia al mondo l’elezione del 267º papa, si leva dal comignolo della Cappella alle 18, a meno di quarantotto ore dall’extra omnes.
A tempo di record, dunque, l’elezione avviene al termine di uno dei conclavi più veloci dei tempi moderni. E segna una prima volta storia: Prevost è il primo papa della storia nato negli Stati Uniti, il secondo proveniente delle Americhe,
dopo Francesco.

Dal marzo del 2018 ricopre il ruolo di secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e della Congregazione per i Vescovi nel 2020. Il 15 aprile 2020 il Papa lo nomina Amministratore Apostolico della diocesi di Callao.
Ottiene quindi i due terzi dei voti dei 133 cardinali, e la rapidità dell’accordo è sinonimo di unità all’interno del collegio cardinalizio.
Eletto nel giorno che celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale, Leone XIV è accolto tiepidamente dalla piazza. Il suo nome inizialmente non dice nulla. Ma si presenta nel segno della pace e questo lo consegna subito al cuore dei fedeli. Dallo sbuffo alla Loggia trascorre circa un’ora e un quarto.

Settantacinque minuti durante i quali il nuovo Pontefice e i cardinali seguono l’antico rituale che scandisce i passaggi di una fede che afferma sé stessa e sceglie i propri rappresentanti in modo al tempo stesso democratico e spirituale.

Dopo l’elezione, il nuovo Papa compie il rito dell’accettazione dietro richiesta del cardinale protodiacono, Dominique Mamberti. Poi si ritira nella “sala delle lacrime”, la sagrestia della Sistina, per raccogliersi e prendere atto della chiamata. Indossa una delle tre talari (preparate in tre taglie diverse) e sceglie i paramenti.

Mentre il mondo cattolico attende festante e trepidante con gli occhi rivolti alla Loggia, il Pontefice appena eletto rientra nella Sistina e prende posto nella sede a lui riservata, dove riceve l’atto di fede dei cardinali. Prima di mostrarsi, si raccoglie in preghiera nella Cappella Paolina.

LE SFIDE

Unità, comunione, un segnale potente di universalità: è questo che trasmette ai cattolici di tutto il mondo — che oggi sono un miliardo e 406 milioni — la brevità del conclave che elegge il Papa.

Nella Messa Pro eligendo Pontifice, il cardinale Re si rivolge al collegio cardinalizio con un messaggio, e l’annuncio della scelta in tempi così veloci, inaspettatamente, conferma che i cardinali convenuti a Roma da tutto il mondo — molti dei quali creati da Papa Francesco e che prima della sua morte non si conoscono tra loro — dimostrano che l’unità d’intenti valica i confini geografici. Ai credenti conferma che il seme gettato nella vigna del Signore dal suo vicario in terra dà buoni frutti, E l’eredità si raccoglie non solo sul piano spirituale, ma anche su quello secolare. Il conclave è costoso, benché non si conoscano cifre precise.
Nel bilancio pubblicato dalla Santa Sede nel 2005, la morte di Papa Giovanni Paolo II e l’elezione del suo successore Benedetto XVI pesano per 7 milioni di euro sulle finanze vaticane, come ricorda di recente Milano Finanza.
Dopo le dimissioni di Benedetto XVI nel 2013, la Santa Sede non rende noto il costo del conclave che porta all’elezione di Francesco, ma riporta un deficit di 24 milioni di euro per quell’anno.

Proprio per orientare la gestione dell’economia vaticana nel segno della parsimonia, Papa Francesco istituisce nel 2014 il Segretariato per l’Economia, che dispone di vendere ogni anno “20-25 milioni di euro” del patrimonio. Ma, ad oggi, i conti del Vaticano restano in rosso. La mediazione, anche dentro le mura leonine, e su tutti i fronti, sarà una delle grandi sfide che attendono il primo Papa Usa della storia.

giovedì, 8 Maggio 2025 - 19:45
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