I fedeli sono radunati in piazza San Pietro già dalle prime ore di stamattina. Dopo la fumata nera di ieri sera, arrivata al termine di una lunga attesa, oggi il Conclave è tornato a riunirsi e a votare per designare il 267esimo Papa della storia della Chiesa cattolica. Nella Cappella Sistina sono tornati i 133 cardinali elettori. In programma 4 votazioni, due delle quali sono già scivolate via senza un nulla di fatto. Alle ore 10.30 s’è conclusa la prima votazione, poi vi è stata una seconda votazione che è stata sugellata dalla fumata nera (ore 11.50). Nel pomeriggio votazione alle 17:30, che sarà resa nota solo se bianca, o dalle 19 bianca o nera che sia. Per le ultime tre elezioni papali ci sono volute più votazioni: nel 2013 Jorge Mario Bergoglio è stato eletto Papa Francesco al quinto scrutinio; nel 2005 Joseph Ratzinger è stato eletto Papa Benedetto XVI al quarto scrutinio; nel 1978, Karol Wojtyła è stato eletto Papa Giovanni Paolo II all’ottavo scrutinio. Il Conclave del 2025 si presenta come uno dei più aperti e imprevedibili degli ultimi decenni, con una varietà di candidati che riflettono la diversità e le sfide della Chiesa cattolica contemporanea.
I PAPABILI ITALIANI
Il più quotato è Pietro Parolin, diplomatico di lungo corso – Nato nel 1955 a Schiavon (Vicenza), Pietro Parolin è il Segretario di Stato vaticano dal 2013. Con una carriera diplomatica che include incarichi in Nigeria e Venezuela, è stato protagonista dell’accordo del 2018 tra la Santa Sede e la Cina sulla nomina dei vescovi. Considerato un centrista, gode di ampi consensi per la sua esperienza e capacità di mediazione, anche se alcuni cardinali nutrono dubbi sul suo carisma.
Il secondo nome che circola con particolare insistenza è quello di Matteo Maria Zuppi, il pastore del dialogo – Nato nel 1955 a Roma, è l’Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Vicino alla Comunità di Sant’Egidio, è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e nella mediazione di pace, come dimostrato dal suo ruolo di inviato speciale del Papa per la guerra in Ucraina. Apprezzato per la sua sensibilità pastorale e attenzione ai più fragili, rappresenta una possibile continuazione dello stile di Papa Francesco.
Infine, tra gli italiani, c’è Pierbattista Pizzaballa, il francescano del Medio Oriente. Nato nel 1965 a Cologno al Serio (Bergamo), è il Patriarca latino di Gerusalemme. Francescano con oltre 35 anni di servizio in Terra Santa, ha costruito ponti tra comunità cristiane, ebraiche e musulmane. Nel 2023 si è offerto come ostaggio in cambio di prigionieri israeliani. La sua giovane età e l’esperienza in contesti complessi lo rendono un candidato capace di unificare diverse sensibilità.
I PAPABILI INTERNAZIONALI
Tra i nomi di maggiore appeal c’è quello di Luis Antonio Tagle, il volto dell’Asia. Nato nel 1957 a Manila, è Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Ex Arcivescovo di Manila, è noto per la sua empatia e capacità comunicativa. Considerato un possibile “Papa del Sud globale”, rappresenta una Chiesa più universale e aperta ai cambiamenti globali.
Si parla anche di Jean-Marc Aveline, il teologo del dialogo. Nato nel 1958 ad Algeri, è Arcivescovo di Marsiglia. Teologo e filosofo, è impegnato nel dialogo interreligioso e nell’integrazione delle comunità migranti. La sua esperienza in un contesto multiculturale lo rende un candidato capace di affrontare le sfide della Chiesa in Europa.
C’è poi Mario Grech, il sinodale maltese. Nato nel 1957 a Gozo (Malta), è Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. Vicino a Papa Francesco, è stato un promotore della sinodalità e del coinvolgimento dei laici nella vita della Chiesa. La sua elezione rappresenterebbe una continuazione del cammino sinodale avviato da Francesco.
Cristóbal López Romero è il salesiano del dialogo. Nato nel 1952 a Vélez-Rubio (Spagna), è Arcivescovo di Rabat (Marocco). Salesiano, è impegnato nel dialogo interreligioso in un contesto a maggioranza musulmana. La sua esperienza in Africa e il suo impegno per la coesistenza pacifica lo rendono un candidato di apertura e inclusione.
giovedì, 8 Maggio 2025 - 12:55
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