Le immagini immortalate da un cellulare sono scioccanti e raccontano una storia che in Francia sta creando non poca preoccupazione. Nel cuore dell’11esimo arrondissement di Parigi, intorno alle 8:20, tre uomini armati e incappucciati hanno tentato di rapire una giovane donna e il figlio di appena due anni, sotto gli occhi dei passanti attoniti. La donna è la figlia del presidente e cofondatore di Paymium, una storica piattaforma francese di scambio di criptovalute.
Il blitz è avvenuto ieri in rue Pache, dove un furgone bianco, camuffato da veicolo delle poste con la scritta “Chronopost”, ha bloccato la famiglia. I tre aggressori hanno cercato di trascinare a forza la donna e il bambino nel mezzo, mentre il compagno della giovane – giunto in soccorso – tentava disperatamente di opporsi. L’uomo è stato colpito più volte con oggetti contundenti.
Nonostante la violenza e il caos, la reazione della donna è stata sorprendente: è riuscita a strappare una pistola a uno degli assalitori e a lanciarla lontano. L’arma, poi rivelatasi una pistola softair, è stata raccolta da un passante che ha esploso un colpo in aria, costringendo i malviventi alla fuga. Prima di scappare, uno degli uomini ha anche lanciato un estintore contro i presenti per coprire la ritirata. Il furgone è stato ritrovato poco dopo, abbandonato nelle vicinanze.
Secondo le prime indagini, l’obiettivo del rapimento non era casuale. La giovane vittima è infatti legata a uno dei nomi più noti del mondo delle criptovalute in Francia. Un dettaglio che spinge gli inquirenti a seguire la pista del crimine mirato: un tentativo di sequestro a scopo estorsivo o di pressione legato a interessi economici e digitali. L’ipotesi è la più accreditata anche alla luce di un recente precedente, altrettanto inquietante: solo pochi mesi fa, un altro attacco simile ha avuto come bersaglio il cofondatore di Ledger, un’altra società leader nel settore delle criptovalute.
Una nuova criminalità digitale?
Le autorità francesi parlano ormai apertamente di una “tendenza preoccupante di crimini mirati” contro imprenditori e famiglie coinvolti nel mondo delle criptovalute. Un universo apparentemente intangibile, ma che sta attirando l’interesse della criminalità organizzata. Le grandi somme in gioco, spesso gestite in maniera decentralizzata e difficilmente tracciabile, rendono queste figure bersagli perfetti.
La polizia parigina ha aperto un’inchiesta per tentato rapimento, lesioni aggravate e aggressione armata. Intanto, la vicenda riaccende il dibattito sulla sicurezza delle personalità del settore fintech e sulla necessità di prevenzione in un ambito dove digitale e realtà si intrecciano in modo sempre più pericoloso.
mercoledì, 14 Maggio 2025 - 08:15
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