Caso De Maria, i penalisti di Milano: «No a processi sommari, singola vicenda non pregiudichi sistema rieducazione pena»

di maga

L’invito a non cedere a pulsioni populiste di fronte allo sconcertante caso di Milano, dove un detenuto con permesso al lavoro esterno ha ucciso una collega, ne ha ferito un altro e infine si è suicidato lanciandosi dalle terrazze del Duomo, era già arrivato dal viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Adesso c’è anche un documento della Camera penale di Milano, guidata dall’avvocato Federico Papa, che tenta di abbassare i toni e prende apertamente le difese di chi «opera per rendere possibili percorsi di recupero e reinserimento», chiedendo che non si compiano «processi sommari» per ricercare «responsabilità per fatti imprevisti».

«Non può essere una singola vicenda, per quanto incomprensibile e tragica – scrivono gli avvocati – a mettere in discussione un sistema che rappresenta l’unica valida alternativa rispetto alla reclusione inumana e senza speranza, foriera di disperazione all’interno delle carceri e premessa certa di recidiva quando la detenzione cessa». Allo stesso modo, aggiungono i penalisti milanesi, «va difeso il ruolo della magistratura di Sorveglianza che, nel nostro Ordinamento, è garante di una esecuzione della pena rispettosa del principio di umanità e della concreta finalità rieducativa della stessa».

E, allora, ecco che per bilanciare «le reazioni di questi giorni e gli sviluppi anche procedimenti della vicenda, che sembrano indirizzati a ricercare responsabilità della magistratura di sorveglianza», i penalisti annunciano «un confronto tra i diversi operatori che, istituzionalmente e professionalmente, svolgono il compito di coniugare la finalità rieducativa della pena con le esigenze di protezione sociale, in un contesto difficile e reso sempre più complesso dal sovraffollamento carcerario e dalla scarsità di risorse, umane ed economiche». «Noi – concludono – ci impegneremo affinché il tema della esecuzione penale sia posto correttamente al centro del dibattito, anche tecnico».

venerdì, 16 Maggio 2025 - 22:02
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