I pagamenti dell’Assegno Unico Universale relativi al mese di maggio 2025 partiranno da domani, martedì 20 maggio, come da calendario ufficiale pubblicato dall’Inps. Si tratta di un appuntamento atteso da milioni di famiglie italiane, che contano su questo strumento di sostegno economico introdotto per semplificare e razionalizzare gli aiuti destinati ai nuclei con figli a carico.
Cos’è l’Assegno unico universale e a chi spetta
L’Assegno unico e universale è un beneficio economico mensile destinato alle famiglie con figli, riconosciuto per ogni figlio a carico, con o senza limiti di età a seconda dei casi. È detto “unico” perché accorpa diverse precedenti forme di sostegno, ed è “universale” perché spetta a tutte le famiglie, indipendentemente dalla situazione lavorativa, anche se l’importo varia in base all’Isee.
Nel dettaglio, ne hanno diritto:
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Per ogni figlio minorenne a carico, già a partire dal settimo mese di gravidanza;
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Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, se: frequentano un corso di studi o formazione; lavorano ma con reddito inferiore a 8.000 euro annui; sono disoccupati e iscritti ai centri per l’impiego; svolgono il Servizio civile universale;
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Per ogni figlio disabile a carico, senza limiti di età.
I dati aggiornati: oltre 6 milioni di famiglie beneficiarie
Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale, pubblicato a maggio 2025, nel primo trimestre dell’anno sono stati erogati 4,9 miliardi di euro, destinati a 6.046.487 nuclei familiari, per un totale di 9.560.995 figli beneficiari.
L’importo medio mensile ricevuto a marzo 2025 è stato di 165 euro per figlio, grazie alle varie maggiorazioni previste (per disabilità, madri under 21, famiglie numerose, ecc.).
Gli importi variano significativamente a seconda dell’Isee:
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225 euro per chi ha un ISEE basso (sotto i 17.227,33 euro);
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59 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (45.939,56 euro per il 2025).
Questi dati si aggiungono ai 19,8 miliardi erogati nel 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022, confermando il ruolo cruciale dell’Assegno unico nel panorama delle politiche familiari italiane.
Un sostegno sempre più centrale per le famiglie italiane
Il progressivo aumento delle risorse destinate all’Assegno Unico testimonia il rafforzamento del suo ruolo come strumento di contrasto alla denatalità e di supporto economico alla genitorialità. La sua accessibilità universale, insieme alla flessibilità di utilizzo e alla semplicità burocratica, lo rendono una misura largamente apprezzata, anche se permangono richieste di miglioramento soprattutto per l’adeguamento alle reali spese delle famiglie con più figli o in situazioni di fragilità.
In attesa di eventuali novità legislative, resta fondamentale monitorare i propri dati ISEE e controllare puntualmente il proprio fascicolo previdenziale sul sito INPS per verificare l’esito dei pagamenti.
lunedì, 19 Maggio 2025 - 14:51
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