Gli uomini della Guardia di Finanza sono andati a colpo sicuro, le attività di indagine avviate da tempo avevano tracciato la strada. Ieri sera (martedì 20 maggio), l’avvocato 48enne Massimo Coppola, sindaco di Sorrento eletto nel 2020 con il sostegno del Pd e di tre liste civiche, è stato arrestato con l’accusa di induzione indebita a dare o premettere utilità. Ed è stato arrestato in flagranza di reato, davanti a decine di persone. È stato arrestato con addosso il “corpo” del reato ancora una caldo: una bustarella da 4500 euro appena incassata da un imprenditore che doveva sdebitarsi per l’essere riuscito ad aggiudicarsi l’appalto – per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro – per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023-2026.
Con Coppola è stato arrestato anche un componente del suo staff da sindaco: si tratta di Francesco Di Maio, pure lui trovato in possesso di una “bustarella” contenente 1500 euro. Come se non bastasse la Guardia di Finanza si è messa a scavare, con un decreto di perquisizione alla mano, nelle case e negli uffici di altre 22 persone, tra cui dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune, e finanche un sensitivo, che avrebbe svolto un ruolo di cerniera tra Coppola e gli imprenditori: sono contestati, a vario titolo, i i rati di corruzione, turbativa d’asta e peculato.
Una indagine a largo raggio che martedì sera ha portato ad un altro punto fermo, una seconda conferma decisiva del materiale indiziario fin qui raccolto dalle fiamme gialle. Il sindaco, il suo collaboratore e l’imprenditore “debitore” si trovavano in un ristorante di Sorrento quando i finanzieri del Gruppo della Gruppo di Torre Annunziata hanno fatto il loro ingresso, coordinata dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata. Nessuno ha opposto resistenza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quella versata martedì sera era una delle tranche di una tangente più cospicua che l’imprenditore aveva iniziato a pagare non appena s’è aggiudicato il ghiotto appalto.
Complessivamente l’imprenditore – scrive la procura in una nota stampa – «avrebbe corrisposto al sindaco, direttamente o per il tramite del suo collaboratore Di Maio, la somma complessiva di 66 mila euro». Per il sindaco Massimo Coppola una mazzata, l’ennesima: gli era già capitato di essere trovato in possesso di importi “interessanti”. Il 28 dicembre dello scorso anno Coppola fu controllato dalla Finanza dopo un incontro a Santa Maria a Vico con il sensitivo Raffaele Guida: in quella circostanza aveva con sé 15mila euro occultati all’interno di una confezione di panettone. Soldi, scrivono oggi gli inquirenti, che risultano riconducibili a «dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, per il tramite del Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento». Quella somma fu successivamente dissequestra e restituita al sindaco dal Riesame.
Oggi però quel fatto torna centrale nelle indagini. Indagini che si estendono anche su altri appalti. L’imprenditore che martedì sera era a cena con il sindaco per consegnargli la tangente legata all’appalto della refezione scolastica avrebbe versato una tangente al primo cittadino anche in relazione ad un altro appalto, quello relativo al servizio di ottimizzazione e e miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022-2025. La tangente pagata sarebbe stata di 50mila euro. Fatti gravi che, sottolinea la procura, costituiscono «l’approdo di una indagine più complessa» che ha visto anche l’impiego di «unità cinofile ‘cash dog’» impiegati nelle perquisizione eseguite nelle ore dell’arresto del sindaco a carico di tutti gli indagati di questa operazione. All’esito delle perquisizioni, ha informato la procura in una nota stampa, sono stati «sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet rinvenuti nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari a oltre 285mila euro». Nello specifico in casa del sindaco Coppola sono stati ritrovati oltre 34mila euro in contanti, mentre in casa del sensitivo Raffaele Guida sono stati trovati oltre 167mila euro. I soldi in possesso di Guida erano nascosti in un incavo di un tavolo da biliardo e sono stati ritrovati grazie al fiuto di uno dei “cash dog”.
mercoledì, 21 Maggio 2025 - 14:14
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