Napoli, quella relazione finita dopo circa 5 anni: Ilaria spara a Daniela nell’ultimo appuntamento e si uccide

strazzullo daniela
Nel riquadro Daniela Strazzullo
di Daria Romano

Quando il rumore dei colpi di pistola  spezza il silenzio della notte in via Don Luigi Sturzo, al confine tra Volla e il quartiere napoletano di Ponticelli, le saracinesche dei pochi negozi che insistono sotto i portici dello stabile al civico 98 sono già abbassate. In strada, parcheggiata a spina di pesce, c’è la macchina di Daniela Strazzullo, 31 anni, originaria della Torretta a Napoli. Lei è seduta al lato guida, immobile. Un colpo di pistola l’ha raggiunta alla testa. Pochi passi più in là, in via Pinocchio, strada lambita da vegetazione incolta che ricade già nel quartiere Ponticelli di Napoli, giace a terra il corpo di un’altra giovane donna. È Ilaria Capezzuto, 34 anni, anche lei di Napoli città, dei Quartieri Spagnoli. E anche lei presenta una ferita da colpo di pistola. Solo che, quella ferita, è mortale. È mezzanotte. Qualcuno passa da lì con la macchina, nota il corpo di Ilaria a terra e chiama le forze dell’ordine.

I carabinieri arrivano a sirene spiegate e scoprono l’ennesimo caso di femminicidio. Daniela Strazzullo e Ilaria Capezzuto, cognomi entrambi pesanti e riconducibili a contesti criminali, avevano avuto una lunga relazione: quasi cinque anni di amore. Poi – hanno ricostruito i carabinieri – la storia era finita. Daniela aveva deciso di interrompere i contatti. Come si sia arrivati a ieri sera, stanno cercando di ricostruirlo i carabinieri della compagnia di Torre del Greco. È evidente che le due donne si siano date appuntamento. Daniela era alla guida della sua macchina, Ilaria le sedeva accanto. A un certo punto Ilaria ha estratto una pistola calibro 9 e ha sparato a Daniela, dritto alla testa. Forse credeva di averla uccisa. È uscita dall’abitacolo, si è tuffata in via Pinocchio e lì ha rivolto contro se stessa la pistola calibro 9 usata poco prima e ha fatto fuoco. Di nuovo. È stramazzata al suolo e per lei non c’è stato scampo. Per Daniela, invece, s’è attivata immediatamente un’ambulanza: era ancora viva quando i carabinieri sono arrivati. Adesso è all’ospedale del Mare, in gravissime condizioni.

Lì, a metà mattinata, arrivano una donna minuta e il figlio. Lei, capelli corti di colore castano, indossava pantaloni e camicetta: in mano stringe una borsa e uno zainetto. Lui, biondino con gli occhiali, e chiavi dell’auto appena parcheggiata ancora in mano: tre carabinieri li raggiungono e, nella sala di ingresso del pronto soccorso, li ascoltano. Chiedono loro di Daniela, di Ilaria, per cercare di mettere insieme tutte le tessere del puzzle. Punti fermi arriveranno anche dall’autopsia sul corpo di Ilaria e dagli esami balistici. Lavorano, al momento, due procure, quella di Nola competente per l’omicidio di Daniela che è accaduto nel comune di Volla, e quella di Napoli, dove si è tolta la vita Ilaria, ma è presumibile che l’evento più grave, ossia quello omicidiario, si tirerà dietro tutto il caso, lasciando così nelle mani della procura bruniana tutte le incombenze dell’ennesimo caso di femminicidio.

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giovedì, 22 Maggio 2025 - 19:10
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