Sciopero trasporti, giugno nero per i viaggiatori: si comincia il 3, poi occhio al calendario


Martedì 3 giugno sarà una giornata ad alta tensione per il sistema dei trasporti italiani. A sole 48 ore dal ponte del 2 giugno e con le prime partenze estive già in corso, scatta uno sciopero nazionale di 23 ore che rischia di mettere in crisi pendolari, turisti e aziende. A incrociare le braccia saranno i lavoratori della manutenzione infrastrutturale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), una componente cruciale per la tenuta operativa dell’intera rete. La mobilitazione è stata indetta da Cobas e dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura RFI, e si svolgerà dalle 00.01 alle 23.00 del 3 giugno.

Lo sciopero coinvolgerà esclusivamente il personale addetto agli impianti di manutenzione su tutto il territorio nazionale, ma le conseguenze potrebbero estendersi anche ai treni passeggeri. In caso di guasti o criticità sulle linee, l’assenza dei tecnici potrebbe impedire il ripristino della circolazione, generando ritardi o interruzioni improvvise. Non sono previste interruzioni dirette da parte di macchinisti o personale di bordo di aziende come Trenitalia, Italo o Trenord, ma l’impatto indiretto potrebbe comunque risultare significativo.

Le rivendicazioni al centro della protesta toccano nodi strutturali mai risolti. In una nota i sindacati denunciano: «Condizioni operative insostenibili, carenze di organico, sicurezza sul lavoro sempre più compromessa e mancato riconoscimento dei diritti contrattuali». Temi che, secondo i promotori, mettono in pericolo non solo i lavoratori ma anche l’efficienza dell’intera rete ferroviaria.

Il 3 giugno non sarà che l’inizio di un mese difficile. A seguire, il 4 e 5 giugno, si fermerà per 24 ore il trasporto merci ferroviario: lo sciopero, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl e Fast-Confsal, coinvolgerà i dipendenti della GTS Rail dalle ore 16 del 4 giugno. Il 9 giugno, dalle 16 alle 23.59, toccherà invece ai lavoratori di Captrain Italia, altro operatore strategico per le merci su rotaia. I ritardi nelle consegne e nei rifornimenti rischiano di colpire duramente la logistica nazionale.

Anche il trasporto aereo non sarà risparmiato. Il 13 giugno, primo vero weekend dell’esodo estivo dopo la chiusura delle scuole, il sindacato Cub Trasporti ha indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 13 alle 17, per tutto il personale del comparto aereo, aeroportuale e dell’indotto. Voli a rischio, ritardi e cancellazioni saranno all’ordine del giorno in una fascia oraria ad alta densità di traffico.

A livello locale, altre agitazioni si registrano in diverse città italiane: a Genova il 1° giugno, in Sardegna il 3, a Bolzano il 6 e a Napoli il 15. Ma il momento più critico arriverà il 20 giugno, con uno sciopero generale nazionale proclamato da Usb, Cub e Sgb, che interesserà pubblico e privato.

L’Unione sindacale di base, tra i promotori, ha motivato così la protesta: «Chiediamo salari dignitosi, il rinnovo dei contratti collettivi e una posizione netta contro il genocidio in Palestina. Non possiamo più chiudere gli occhi». Il giorno successivo, 21 giugno, è prevista anche una manifestazione nazionale a Roma.

lunedì, 2 Giugno 2025 - 17:27
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