Mutui più leggeri, la Bce taglia ancora i tassi: risparmi fino a 30 euro al mese | Come cambia il peso della rata

casa

La Bce taglia ancora i tassi. La buona notizia per chi ha un mutuo in corso o deve stipulare un mutuo è arrivata nel pomeriggio. La Bce ha deciso di tagliare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave. «In particolare si è deciso di abbassare il tasso sui depositi, cioè il tasso in base al quale noi orientiamo la nostra politica monetaria. La decisione si basa sulla valutazione aggiornata delle prospettive dell’inflazione, le dinamiche dell’inflazione e la forza della trasmissione della politica monetaria», ha detto la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde durante una conferenza stampa.

I tassi vengono così ridotti al 2% (per i depositi presso banca centrale), al 2,15% (operazioni di rifinanziamento principali) e 2,4% (operazioni di rifinanziamento marginale): la riduzione scatta a partire dall’11 giugno 2025. Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro. Gli esperti della Bce si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Per quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025 e all’1,1% nel 2026. Nonostante l’incertezza legata ai dazi, l’incremento degli investimenti pubblici in difesa e infrastrutture sosterrà sempre di più la crescita nel medio periodo. Inoltre l’aumento dei redditi reali e un mercato del lavoro robusto consentiranno alle famiglie di spendere di più.

La decisione della Bce di abbassare i tassi alleggerirà la rata del mutuo per milioni di italiani. Per dirla in soldoni, con il nuovo taglio dello 0,25% dei tassi di interesse operato oggi dalla Bce – l’ottavo operato dal giugno 2024 – le rate dei mutui secondo gli analisti del mercato dovrebbero calare di circa 20 euro al mese. Considerando un mutuo da 140.000 della durata di 20 anni, stima Mutuionline.it, la rata sarà più leggera fino a 18 euro al mese rispetto ad oggi, con il pagamento mensile che da 765 euro scenderà a 747 al mese con un risparmio sull’intera durata del finanziamento di oltre 4.100 euro. Rispetto a gennaio 2025 – quando la rata era pari a 827 euro – il risparmio sale a 80 euro al mese e a oltre 19.000 sul totale degli interessi del finanziamento, mentre nel confronto con la situazione di 12 mesi fa – quando la rata mensile era maggiore di 159 euro (pari a 906) – dopo il taglio il costo sull’intera durata del mutuo è più basso di oltre 38.000 euro. Secondo le stime del Codacons, il taglio dei tassi dello 0,25% determinerà, a regime, un risparmio sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia compreso tra i 13 e i 30 euro al mese.

Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile dovrebbe variare tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra 156 e 324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio produce un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra 180 e 360 euro annui. Crif invece annota che nel I trimestre 2025, la domanda dei mutui è aumentata del 22,4% rispetto all’anno precedente. A gennaio 2025 le surroghe hanno accelerato con un +75,9%, orientandosi nella quasi totalità verso le opzioni a tasso fisso, percepito come una garanzia di stabilità. Nel dettaglio, solo ad aprile, il numero di richieste ha registrato +25,8%. Per quanto riguarda i prestiti Crif registra che nei primi tre mesi dell’anno, la domanda complessiva ha fatto registrare un +3% rispetto all’anno precedente e, in particolare quelli personali sono aumentati del +15,9%. Anche l’importo medio richiesto è in crescita, attestandosi a 10.161 euro, con un aumento del +8,3% rispetto al I trimestre 2024.

giovedì, 5 Giugno 2025 - 18:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA