Anche nel 2025, come ogni anno dal 2007, arriverà la quattordicesima per i pensionati italiani. L’Inps ha comunicato ufficialmente che la mensilità aggiuntiva sarà accreditata con la rata di luglio ai circa 3,3 milioni di aventi diritto, sia in Italia che all’estero. Introdotta dal Governo Prodi nel 2007 e successivamente estesa anche ai pensionati residenti fuori dall’Italia, la quattordicesima rappresenta un supporto economico significativo, soprattutto per chi percepisce pensioni più basse.
Gli importi variano da un minimo di 336 euro fino a un massimo di 655 euro, in base ai requisiti personali e contributivi. In media, per i pensionati italiani all’estero, la cifra si attesta sui 437 euro, importo ridotto rispetto all’Italia a causa della mancata considerazione dei contributi esteri nel calcolo.
CHI HA DIRITTO ALLA QUATTORDICESIMA
Il beneficio è destinato ai pensionati che abbiano compiuto almeno 64 anni e percepiscano uno o più trattamenti pensionistici erogati dall’assicurazione generale obbligatoria o da altre gestioni previdenziali. Per i pensionati residenti all’estero, i requisiti sono gli stessi: età minima di 64 anni e limite reddituale personale, che comprende anche i redditi percepiti all’estero.
LIMITI DI REDDITO PER 2025
Il diritto alla quattordicesima dipende dal reddito personale e dagli anni di contribuzione in Italia. I limiti sono così definiti:
✔ Reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo annuo (11.766,30 euro nel 2025):
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437 euro per chi ha fino a 15 anni di contributi italiani (18 anni per gli autonomi);
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546 euro tra 15 e 25 anni di contributi (18-28 anni per gli autonomi);
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655 euro per oltre 25 anni di contributi (oltre 28 anni per gli autonomi).
✔ Reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo (fino a 15.688,40 euro):
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336 euro per chi ha fino a 15 anni di contributi italiani (18 anni per gli autonomi);
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420 euro tra 15 e 25 anni di contributi (18-28 anni per gli autonomi);
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504 euro per oltre 25 anni di contributi (oltre 28 anni per gli autonomi).
Il reddito considerato è esclusivamente individuale, non familiare o coniugale.
MODALITà PAGAMENTO E CONTROLLI
La quattordicesima viene pagata in automatico dall’Inps insieme alla rata di luglio, ma solo per i pensionati di cui l’Istituto possiede già tutti i dati reddituali aggiornati. Il beneficio viene riconosciuto in via provvisoria e verificato successivamente con i dati consuntivi trasmessi dall’Agenzia delle Entrate.
Chi ritiene di avere diritto alla somma ma non la riceve, può presentare una domanda di ricostituzione reddituale per quattordicesima direttamente sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE, CNS o eIDAS. In alternativa, ci si può rivolgere gratuitamente agli Istituti di Patronato.
PENSIONATI ALL’ESTERO: ATTENZIONE AI CONTROLLI
Anche i pensionati italiani residenti all’estero ricevono la quattordicesima a luglio, circa 50.000 persone ogni anno. Tuttavia, per chi vive fuori dall’Italia, il calcolo può essere più penalizzante perché non vengono considerati i contributi versati nei Paesi esteri. Si stima che circa il 40% dei pensionati all’estero che ricevono la quattordicesima viva in Europa, mentre il restante 60% risiede nel resto del mondo, in particolare in America Latina. Come consiglia l’Inps, per evitare indebiti e verificare l’effettiva spettanza della quattordicesima, è sempre opportuno rivolgersi a un patronato di fiducia, sia in Italia che all’estero.
REDDITI DA CONSIDERARE PER IL CALCOLO
Il reddito rilevante ai fini della quattordicesima comprende:
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Redditi da pensione in corso nell’anno 2025;
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Redditi diversi (per esempio, rendite da immobili, investimenti, ecc.) relativi all’anno 2024;
In caso di prima concessione del beneficio, si considerano tutti i redditi 2025. Per le concessioni successive, si valutano i redditi 2025 da pensione e quelli 2024 per le altre fonti. Dove mancano informazioni aggiornate, si prendono in considerazione i redditi disponibili degli anni precedenti, risalendo fino al 2021. In questo caso, il diritto viene comunque accertato successivamente con i dati ufficiali.
Per informazioni dettagliate, è sempre consigliabile consultare il sito Inps o rivolgersi a un patronato abilitato.
mercoledì, 25 Giugno 2025 - 09:43
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