Quella magnitudo 5.0 che tanto fa paura ai residenti dei Campi Flegrei dopo le brucianti parole del Capo della Protezione civile Fabio Ciciliano pronunciate in occasione di un incontro coi cittadini di Pozzuoli nel pieno della crisi sismica («Con una scossa 5.0 contiamo i morti contiamo i morti), si è avvicinata.
Pochi minuti prima delle 13 di oggi la terra ha tremato fortissima. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo 4.6, alle ore 12.47, con profondità di 5 chilometri ed epicentro nel Golfo di Pozzuoli, in corrispondenza dell’area antistante il Castello di Baia. Il terremoto ha provocato il crollo di un costone sull’isolotto di Pennata. Per fortuna non si sono verificati danni degni nota ad edifici.
L’evento sismico di oggi è il più forte registrato nell’area flegrea negli ultimi 40 anni, al pari di quello avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 marzo scorso, anch’esso di magnitudo 4.6.
«Quella di oggi è la scossa con magnitudo più importante riscontrata a Bacoli negli ultimi 40 anni. E tra le più importanti in questa crisi che stiamo vivendo in modo intenso da due anni su tutto il territorio dei Campi Flegrei», ha commentato sui social il sindaco Josi Gerardo della Ragione. Il primo cittadino ha quindi ribadito l’importanza di interventi mirati. «Ho ascoltato tanto volte che ci sono i soldi per fare i lavori di consolidamento ai nostri costoni. Attendiamo l’inizio di un cantiere da 10 milioni di euro. Ma per mettere in sicurezza la nostra costa ce ne vorranno molti di più. Bisogna però partire subito. Le promesse non possono più bastare. Si deve accelerare – ha spiegato -. Qui la gente vive, e vuole continuare a farlo in sicurezza. Qui decine di migliaia di persone vengono con la propria barca per fare il bagno, e devono continuare a farlo in sicurezza. Qui esiste sui fondali il Parco Archeologico Sommerso più grande al mondo, e va tutelato».
Tanta paura, ma niente danni a Napoli. «Non sono state rilevate criticità sul territorio comunale di Napoli. La Protezione Civile ha prontamente attivato un monitoraggio nelle aree di attesa e nelle zone limitrofe, non riscontrando alcuna richiesta di assistenza o situazione critica – ha fatto sapere il Comune di Napoli in una nota -. Il Centro operativo comunale (Coc) si è immediatamente insediato ed è pronto a gestire ogni eventuale necessità. In via precauzionale, la Protezione Civile è pronta ad attivare le aree di attesa di Bagnoli e Agnano e l’area di accoglienza di via Terracina, qualora la situazione dovesse richiederlo».
Qualche ricaduta si è avuta sui trasporti. La circolazione ferroviaria è stata interrotta sulle linee Cumana e Circumflegrea per effettuare le dovute verifiche alle infrastrutture ferroviarie. È stato istituito un servizio bus sostitutivo sulle tratte interrotte. Sta riprendendo in modo graduale la circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli, precedentemente rallentata per consentire la verifica dello stato della linea a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato la zona, è in graduale ripresa. Effetti sulla mobilità ferroviaria: i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali potranno subire rallentamenti fino a 120 minuti, limitazioni e cancellazioni.
lunedì, 30 Giugno 2025 - 17:33
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