Alluvione lampo in Texas, tragico bilancio: 32 vittime, 14 sono bambini. Si cercano i dispersi, spariti 23 bimbi in campo estivo


Una notte di pioggia battente che si trasforma in incubo. Un fiume che si ingrossa a dismisura, salendo di otto metri in meno di un’ora. E poi il caos, le case sommerse, le urla, l’acqua che porta via tutto. È un Texas sotto choc quello che cerca di fare i conti con il panorama di devastazione lasciato da una pioggia torrenziale — la quantità di mesi in poche ore — che ha causato un’alluvione lampo lungo il fiume Guadalupe, nella zona del Texas Hill Country. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è tragico: almeno 32 persone hanno perso la vita, tra cui 14 bambini. Decine i dispersi, mentre 237 persone sono state tratte in salvo, alcune evacuate con gli elicotteri della Guardia Costiera, altre recuperate dopo essersi rifugiate su tetti e alberi, aggrappate alla speranza.

Tra le vittime c’è anche Jane Ragsdale, figura storica della comunità locale e direttrice del campeggio per ragazze Heart O’ the Hills, che ogni estate accoglie giovani da tutto il Paese. Ma la preoccupazione più grande riguarda i 23 bambini scomparsi del Camp Mystic, un campo estivo cristiano situato proprio sulle sponde del Guadalupe, a Hunt. Le ricerche non si fermano.

«Il campo è stato completamente distrutto. È stato terribile», racconta con la voce spezzata Elinor Lester, 13 anni, una delle sopravvissute. È stata svegliata nel cuore della notte da un temporale violento, lei e le sue compagne hanno attraversato il ponte con l’acqua alle ginocchia, legate a una corda, prima di essere salvate in elicottero. Il Texas Hill Country, ribattezzato “flash flood alley” per la conformazione collinare e il terreno poco assorbente, è una delle aree più vulnerabili agli eventi estremi. Le sue rive ospitano campeggi storici e luoghi simbolici della tradizione estiva americana. Oggi, quello stesso paesaggio si è trasformato in un inferno.

La polemica sulle mancate allerte non si è fatta attendere. «Non abbiamo un sistema di allarme. Nessuno poteva prevedere un evento di questa portata», si è difeso Rob Kelly, giudice di contea. Ma la rabbia dei residenti cresce. Molti sostengono che la tragedia si poteva almeno in parte evitare. Il National Weather Service aveva lanciato un primo avviso, poi trasformato in allarme vero e proprio per oltre 30.000 persone. «Le previsioni indicavano piogge intense, ma i quantitativi reali hanno superato di gran lunga le stime», ha spiegato un meteorologo, mentre centinaia di volontari continuano a setacciare l’area, droni e elicotteri sorvolano il fiume ingrossato, nella speranza di trovare vivi i dispersi.

Il governatore del Texas Dan Patrick ha chiesto preghiere: «Preghiere sincere, in ginocchio, perché queste ragazze vengano ritrovate». Anche da Washington sono arrivate parole di vicinanza. «Un’orribile tragedia», ha detto il presidente americano Donald Trump, assicurando il sostegno federale: «Ce ne occuperemo, stiamo lavorando con il governatore». Messaggi di cordoglio sono arrivati dalla first lady Melania Trump e dal vicepresidente JD Vance, che ha parlato di «tragedia incomprensibile», descrivendo un’America con il cuore spezzato.

Il dolore ha attraversato anche l’oceano. Il presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di «profonda vicinanza» alle famiglie colpite. La premier Giorgia Meloni ha espresso «la più sincera vicinanza, e quella del Governo italiano, ai familiari delle vittime e al popolo degli Stati Uniti», mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di «giovani vite perse», rimarcando la solidarietà italiana.

Nel frattempo, il meteo non dà tregua. Nuovi rovesci sono attesi nella zona già martoriata, e l’allerta resta massima. In poche ore, quello che per tanti era un paradiso naturale si è trasformato in un territorio irriconoscibile, flagellato dall’acqua e dal dolore. Ma la speranza, tra chi scava e chi prega, continua a resistere.

domenica, 6 Luglio 2025 - 01:34
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