Famiglie sempre più in affanno: scuola e alimentari più cari, costi aumentati anche in vacanza

Scuola
di Lisa Simeone

l rientro dalle vacanze, per chi è riuscito a concedersele, non porta respiro ma nuovi sacrifici. Zaini, libri di testo e materiale scolastico aumentano ancora di prezzo, così come pane, pasta, frutta e verdura. L’Istat certifica che l’inflazione complessiva rallenta (+1,6% annuo ad agosto), ma il carrello della spesa corre più veloce: dal +3,2% di luglio al +3,5%. Per le famiglie, la “normalità” di settembre si traduce in un salasso.

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Pil in calo, consumi al palo

Sul fronte macroeconomico, i numeri non rassicurano: il Pil italiano arretra dello 0,1% nel secondo trimestre 2025 rispetto al precedente, crescendo solo dello 0,4% su base annua. “Consumi al palo e rischio recessione tecnica” è l’allarme lanciato dall’Unione Nazionale Consumatori, che sottolinea come il problema non sia astratto ma pesi ogni giorno sulle tasche delle famiglie.

Scuola, stangata sugli zaini e sui libri

Per milioni di studenti e genitori, settembre significa anche fare i conti con il ritorno sui banchi. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la spesa per il corredo scolastico – tra zaini, astucci, quaderni e ricambi durante l’anno – toccherà 658,20 euro a studente. A ciò si aggiunge il capitolo più doloroso: i libri di testo.

  • Per uno studente di prima media la spesa media sarà di 555,16 euro, con un aumento del +20,2% rispetto allo scorso anno.

  • Per chi inizia le superiori di secondo grado, l’esborso sale a 808,90 euro, a cui si sommano i 658,20 euro del corredo: totale 1.467 euro.

Un peso enorme che si accompagna ai costi della tecnologia ormai indispensabile per la didattica: pc, programmi e dispositivi vari arrivano a 420 euro in media. “Alla stangata estiva si aggiunge ora quella di settembre legata alla scuola, con i prezzi del materiale scolastico che aumentano del +4,8% e i libri del +3,8%”, denuncia il Codacons.

Alimentari, carrello sempre più caro

Se l’energia e le comunicazioni rallentano, non si può dire lo stesso dei beni alimentari. L’Istat segnala rincari sia per i prodotti freschi che per quelli lavorati. Secondo Assoutenti, il maggiore costo annuale per una famiglia con due figli si aggira attorno ai 384 euro solo per il cibo.

Per Federdistribuzione servono “misure urgenti a sostegno della capacità di spesa delle famiglie”, mentre Confesercenti parla di “un quadro di estrema debolezza dei consumi”.

Le vacanze più care di sempre

E come se non bastasse, agosto ha lasciato in eredità alle famiglie conti salati per le ferie. Il Codacons calcola che l’inflazione di agosto equivale a +526 euro annui per una famiglia tipo, e addirittura +716 euro per un nucleo con due figli.

“Le vacanze estive 2025 sono state all’insegna dei rincari”, denuncia l’associazione, elencando aumenti record: voli nazionali +23,5%, traghetti +7,8%, pacchetti vacanza +10,4%, case vacanza e b&b +6%, servizi ricreativi e sportivi +6,8%.

“Purtroppo l’Istat conferma i nostri dati circa i fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che hanno investito come uno tsunami il comparto turistico”, prosegue il Codacons. E avverte: “Le brutte notizie non sono finite: a settembre arriva la stangata legata alla scuola”.

Un momento nero per le famiglie

Tra spesa quotidiana, scuola e vacanze ormai fuori portata, per molte famiglie italiane settembre segna l’inizio di un autunno difficile. Bonus e misure comunali aiutano solo in parte: il potere d’acquisto continua a ridursi e la sensazione diffusa è che, finiti i giorni di mare, il rientro sia ancora più faticoso.

sabato, 30 Agosto 2025 - 12:12
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