Flotilla, 22 italiani fermati da Israele: c’è anche il senatore Croatti (M5s). Studenti e sindacati infiammano le piazze


Quando s’è capito che Israele sarebbe andato all’attacco di alcune imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, in Italia si è levato un moto di indignazione. Stamattina in molte città italiane gli studenti universatari sono scesi in strada o hanno occupato gli Atenei, mentre nella tarda serata di ieri in tanti sono scesi in piazza per far sentire la propria voce, la propria indignazione. Protesta la piazza, mentre la premier Giorgia Meloni usa parole al veleno contro la Cgil e i sindacati che hanno proclamato lo sciopero genale per la giornata di domani sui fatti di Gaza.

Sono al momento 19 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla intercettate dalla marina israeliana. A bordo della nave Morgana viaggiavano anche il senatore M5s Marco Croatti e l’europarlamentare Avs Benedetta Scuderi. Con loro risultano fermati 22 cittadini italiani. “Se state guardando questo video, sono stato rapito e portato via contro la mia volontà dalle forze israeliane”, ha dichiarato Croatti in un video diffuso sui social, chiedendo al governo di attivarsi immediatamente per il rilascio.

Intanto, nelle università italiane è in corso una vera e propria ondata di mobilitazioni. A Pisa, i collettivi hanno occupato la facoltà di Lettere dopo un corteo che ieri sera si è concluso con il blocco dei binari ferroviari. Questa mattina gli studenti hanno organizzato assemblee e picchetti, con l’obiettivo di estendere l’occupazione anche ad altri dipartimenti. “Israele deve uscire dalle università”, spiegano i giovani del collettivo pisano. Scene simili si sono registrate a Bologna, dove il rettorato è stato circondato da tende e barricate improvvisate: “Block the University”, recita lo striscione principale.

Proteste anche a Firenze, dove studenti di licei e università hanno bloccato le vie del centro, mentre a Bari i collettivi hanno interrotto le lezioni in più plessi universitari, chiedendo un incontro con il rettore. “Abbiamo deciso di occupare un’aula per ribadire che l’università non può essere neutrale di fronte a un genocidio”, ha detto la studentessa Antonella De Renzo.

Le manifestazioni non si sono fermate alle aule universitarie. Già ieri sera, a Roma, una delegazione del Movimento 5 Stelle – con Riccardo Ricciardi, Francesco Silvestri, Andrea Quartini e altri parlamentari – ha partecipato al corteo partito da piazza dei Cinquecento. A Palermo e Catania migliaia di persone hanno sfilato in piazza contro l’abbordaggio israeliano, con momenti di tensione davanti al teatro Politeama.

Sul fronte politico, le dichiarazioni non si sono fatte attendere. La premier Giorgia Meloni, da Copenaghen, ha annunciato: “Faremo il possibile per far rientrare il prima possibile gli italiani a bordo della Flotilla”. Ma ha anche ribadito la sua contrarietà alla missione: “Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina. In compenso, credo causerà molti disagi al popolo italiano”. E, riferendosi allo sciopero generale indetto dalla Cgil, ha affondato: “Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”.

Parole che hanno acceso ulteriormente le piazze. La Cgil ha confermato lo sciopero generale per domani, 3 ottobre, parlando di “un’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, un fatto di gravità estrema, un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso”. Il sindacato ha sottolineato che la mobilitazione non riguarda solo la sorte degli italiani a bordo, ma “i principi fondamentali di legalità e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Le piazze, già animate dagli studenti, si preparano dunque a una nuova giornata di proteste. L’Italia si muove in un clima sempre più caldo, tra tensioni, mobilitazioni e un’opinione pubblica divisa tra la condanna delle azioni israeliane e le polemiche sulle scelte del governo.

giovedì, 2 Ottobre 2025 - 11:56
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