Napoli, traffico illegale di rifiuti verso la Turchia: imprenditore nei guai, carico sequestrato | Video


I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Napoli, nel corso di un’ispezione mirata a verificare la regolarità delle spedizioni transfrontaliere, hanno sottoposto a controllo un carico di rottami ferrosi prodotti da una società di Caivano (Napoli), destinati a un’acciaieria turca come materiale per la fusione in altoforno. Durante l’attività ispettiva, i militari, con il supporto dell’Arpa Campania, hanno accertato che i rottami erano mescolati a rifiuti solidi urbani e rifiuti pericolosi — tra cui filtri dell’olio, batterie esauste, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche, parti meccaniche di veicoli non bonificati, telai di biciclette, imballaggi metallici con residui oleosi e cavi elettrici — e accompagnati da falsa documentazione che attestava inesistenti attività di trattamento o recupero.

In realtà, il materiale era destinato allo smaltimento illecito presso uno stabilimento di Izmir (Turchia), ma falsamente classificato come MPS (materia prima seconda). Il controllo è stato esteso anche all’impianto aziendale di Caivano, dove le verifiche hanno confermato l’ipotesi investigativa. I carabinieri del Noe hanno così sequestrato ulteriori 250 tonnellate di rifiuti speciali, anch’essi falsamente qualificati come “materia prima secondaria” e destinati all’acciaieria turca.

Al termine delle attività, protrattesi fino a tarda sera, i militari hanno arrestato il legale rappresentante della società, un 32enne di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), ritenuto responsabile della spedizione illegale di rifiuti pericolosi verso la Turchia. Contestualmente sono stati sequestrati quattro automezzi utilizzati per il trasporto di circa 120 tonnellate di rifiuti. Si tratta del primo arresto in Italia per il nuovo delitto di “spedizione illegale di rifiuti”, previsto dagli articoli 259 e 259-bis del D.Lgs. 152/2006, introdotti e aggravati dal D.L. 116/2025 dell’8 agosto 2025. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha disposto la presentazione dinanzi al gip del Tribunale di Napoli Nord. Il giudice ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri. L’indagato, non avendo precedenti penali specifici, è stato successivamente rimesso in libertà.

lunedì, 6 Ottobre 2025 - 11:56
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