Napoli, in Tribunale apre una stanza per l’allattamento: è dedicata a Giulia Tramontano

di Manuela Galletta

Nel luogo che per eccellenza tutela i diritti, nasce uno spazio dedicato alla vita, alla maternità e alla genitorialità. È la “Stanza di Giulia”, inaugurata ieri – lunedì 6 ottobre – presso il Tribunale di Napoli, all’interno dello Spazio Etico del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, un ambiente pensato per accogliere neo genitori e donne in gravidanza, offrendo loro un luogo riservato e confortevole dove poter allattare o accudire i propri figli.

Un’iniziativa dall’alto valore simbolico, ma anche profondamente concreta, nata per volontà dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, con il contributo della Cassa Forense e il supporto di diverse realtà del territorio. La stanza è arredata con le illustrazioni di Luca Dalisi ed è dotata di fasciatoio, bagno e tutto l’occorrente per i più piccoli – pannolini, prodotti per l’infanzia, omogeneizzati – per essere da subito pienamente fruibile da avvocati, magistrati e personale del Tribunale.

Al taglio del nastro c’era la famiglia di Giulia Tramontano, la giovane donna di Sant’Antimo uccisa nel 2023 a Senago, nel Milanese, insieme al bimbo che portava in grembo. La loro presenza ha reso la cerimonia densa di significato: un modo per trasformare un dolore immenso in un segno di speranza e di rinascita, in un luogo dove ogni giorno si amministra la giustizia.

«È una stanza dedicata a Giulia, ma potrei dire dedicata alla libertà di essere donne», ha detto Chiara Tramontano, sorella di Giulia, intervenuta insieme ai genitori. «Giulia era una donna in carriera, conosceva bene la fatica di conciliare lavoro e maternità – ha aggiunto Chiara -. Questo spazio ricorda che fermarsi per accudire un figlio non è un segno di debolezza, ma di forza e dedizione».

Nel suo intervento, Chiara ha aggiunto parole che hanno toccato profondamente i presenti:
«Ringrazio per aver voluto portare in tribunale l’immagine di Giulia come donna in carriera che si approcciava alla maternità, in un luogo dove il rigore la fa da padrone. Giulia aveva spezzato il legame con il suo assassino, avrebbe portato avanti la gravidanza da sola, da donna single e lavoratrice. Immagino questa stanza piena anche di padri, che condividono l’impegno di essere genitori. Spero che ricordi Giulia e dia forza a tutte le donne che subiscono, che non si sentono supportate, che hanno paura. Una donna che combatte per se stessa combatte per tutti».

Un’eredità di coraggio e indipendenza che la “Stanza di Giulia” vuole tradurre in un gesto quotidiano di accoglienza e rispetto.

Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Carmine Foreste, ha ricordato che l’iniziativa «nasce da un percorso lungo, e oggi vede finalmente la luce».
«La possibilità di conciliare l’impegno lavorativo con la cura dei figli è un segnale di civiltà importante che abbiamo voluto dedicare al ricordo di Giulia e del bambino che portava in grembo, affinché la sua memoria, in un luogo di giustizia, possa essere resa eterna», ha sottolineato.

Foreste ha poi evidenziato il valore pratico e simbolico dello spazio: «Oggi mettiamo una pietra miliare per la tutela dei diritti. Questa stanza, grazie alla collaborazione di tante realtà, è già funzionante e dotata di migliaia di pannolini e omogeneizzati. Giulia Tramontano sarà sempre presente in questo tribunale, a rappresentare il diritto alla vita e alla genitorialità».

Alla cerimonia ha preso parte anche il procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli, Aldo Policastro, che ha ribadito l’impegno della magistratura partenopea contro la violenza di genere: «La cultura della sopraffazione e della disparità tra uomini e donne purtroppo resiste ancora. Dobbiamo impegnarci per formare una cultura del rispetto, in cui il rapporto tra i generi diventi davvero paritario – ha detto Policastro -. Un mondo dalla parte dei bambini e delle donne è un mondo migliore. Questo è un primo passo per un palazzo di giustizia che accoglie e che è sempre dalla parte di chi è fragile». Policastro ha ricordato inoltre che la Procura Generale e la Corte d’Appello di Napoli hanno già avviato un Osservatorio distrettuale sulla violenza di genere e che «a breve sarà aperto, all’ingresso del Palazzo di Giustizia, uno spazio di ascolto e accoglienza dedicato alle donne».

Un auspicio condiviso anche da Paola Brunese, presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli, che ha lanciato un appello: «Ogni giorno nei nostri uffici giudiziari arrivano bambini e neonati con le loro madri e non hanno un luogo adatto dove poter trascorrere le lunghe attese. Stiamo cercando di creare anche noi, con la Fondazione Santobono Pausilipon, uno spazio simile: perché se non si agisce in concreto, restiamo sempre al punto di partenza».

martedì, 7 Ottobre 2025 - 11:29
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