Gaza, Trump annuncia l’accordo di pace: festa nella Striscia, l’Italia pronta a partecipare alla ricostruzione


Nella Gaza ridotta a un pugno di macerie è festa. I sorrisi, gli abbracci, i cori riempiono quelle strade e quelle piazze dove per due anni sono risuonati solo messaggi di morte e disperazione.

Questa mattina il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato l’avvio del tanto atteso percorso di pace. «Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace», ha scritto su Truth il presidente americano, spiegando che la firma ufficiale sull’intesa avverrà nelle prossime ore.

Trump, inoltre, ha dichiarato in un’intervista alla Fox News, dopo l’annuncio dell’accordo di cessate il fuoco, di ritenere che gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza «torneranno lunedì». Delle 251 persone rapite durante l’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 — che ha scatenato la guerra a Gaza — 47 sono ancora ostaggi, di cui 25 decedute secondo l’esercito israeliano. Proprio la consegna degli ostaggi è uno dei primi due punti, insieme al cessate il fuoco, del piano di pace in 20 punti che ora dovrà essere attuato.

La promessa di Trump e la festa nella Striscia

«Riteniamo che Gaza sarà un luogo molto più sicuro, ricostruito, e che altri Paesi della regione lo aiuteranno a risollevarsi. E noi, gli Stati Uniti, saremo coinvolti per aiutare a rendere tutto ciò un successo e per contribuire a mantenere la pace», ha assicurato Trump, aggiungendo di ritenere che anche l’Iran “parteciperà alla situazione di pace” a Gaza.

Alle parole del presidente americano, subito rimbalzate in tutto il mondo, a Gaza è esplosa la festa.
Dalla Striscia arrivano video sui social che mostrano convogli di mezzi — tra cui camion dei pompieri — con persone sui tettucci, sirene spiegate e clacson che suonano per celebrare l’accordo.
Le televisioni israeliane rilanciano in queste ore le immagini della gioia nelle strade.

Meloni e Tajani: “Orgogliosi del ruolo dell’Italia”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è detta «orgogliosa del contributo silenzioso ma costante dell’Italia» nell’ambito dell’accordo raggiunto sulla “prima fase” del piano di pace tra Israele e Hamas. «L’Italia è pronta a fare la sua parte, grazie all’ottimo rapporto che può vantare con tutti gli attori della regione. Anche sul tema della ricostruzione possiamo dire la nostra», ha dichiarato la premier al Tg1.

«Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per far arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina», ha scritto sui social Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.

Due anni di guerra e la lunga strada verso la pace

Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, che incendiò il Medio Oriente, fino all’accordo sul piano di pace presentato da Trump: due anni di violenze, con tregue intermittenti e momenti di tensione estrema.

Tra questi, la liberazione parziale degli ostaggi nel novembre 2023 e nel gennaio 2025, la “guerra dei dodici giorni” tra Iran e Israele nel giugno 2025, e l’operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, accompagnata da raid in Libano e Yemen.
A segnare una svolta, anche l’uccisione dei leader di Hamas e Hezbollah — Ismail Haniyeh, Mohammed Deif, Yahya Sinwar e Hassan Nasrallah — e i bombardamenti israeliani nel cuore di Damasco e Doha.

Ora, con la firma del piano di pace in Egitto, sembra aprirsi uno spiraglio.
«L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate», ha commentato la premier Meloni, aggiungendo: «Desidero ringraziare il presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori — Egitto, Qatar e Turchia — per i loro sforzi, rivelatisi cruciali per l’esito positivo raggiunto».

giovedì, 9 Ottobre 2025 - 12:47
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