Stava tornando a casa, a piedi, quando un uomo le è letteralmente saltata addosso, l’ha scaraventata in terra e l’ha violentata. È accaduto nella notte tra venerdì e sabato in piazza Enrico De Nicola, a qualche centinaio di metri da Castel Capuano, il luogo per decenni è stato la casa della legge e dei diritti. Quella legge e quei diritti che qui, a Porta Capuana come nelle aree a ridosso della stazione centrale di Napoli, sembrano avere abdicato da tempo. L’aggressore, poi fermato, è un nordafricano di 29 anni con precedenti di polizia.
Le forze dell’ordine sono riusciti a bloccarlo subito grazie all’aiuto di una giovane turista francese, che, al momento dell’aggressione, si trovava a passare di lì perché diretta al B&B ubicato in zona e ha fatto tutto quanto fosse nelle sue possibilità per aiutare la vittima della violenza. Determinante anche l’intervento di altri passanti, che richiamati dalle urla hanno bloccato il 29enne impedendogli di scappare e consegnandolo così agli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico giunti sul posto. La donna, sulla trentina, è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove ha ricevuto le cure del caso.
Una storia dolorosa, che rilancia due grandi temi di sicurezza nella zona che abbraccia la stazione centrale: la sicurezza e la presenza di molti extracomunitari, una parte dei quali – e lo raccontano le cronache nonché le segnalazioni di tantissimi cittadini esausti – fa fatica ad integrarsi e vive senza regole, sia di giorno che di notte, alimentando paure e illegalità in un’area di città che è diventata un ghetto.
«Quanto accaduto a Napoli nelle scorse ore conferma l’emergenza che denunciamo da sempre per alcune aree della città, dove il degrado e l’abbandono continui, favoriti dall’immobilismo del Comune e dal finto buonismo della sinistra, hanno creato zone controllate interamente da extracomunitari irregolari che si macchiano di crimini orrendi – ha commentato il consigliere regionale e vice coordinatore della Lega in Campania Severino Nappi -. n sentito ringraziamento ai cittadini intervenuti in soccorso della donna e alle forze dell’ordine che hanno assicurato alla giustizia l’autore di questo atto ignobile. Solidarietà e vicinanza alla donna vittima di violenza».
Dure anche le parole dell’avvocato Riccardo Guarino, coordinatore provinciale per Napoli di Noi Moderati: «Nella zona di Porta Capuana, così come in tutta l’area a ridosso della stazione centrale di Napoli, c’è un debito di sicurezza. Un debito antico, che nessuno degli enti preposti vuole assumersi l’onere di saldare. È facile dire che la stazione è il biglietto da visita della città. A parole siamo tutti bravi. Ma nella realtà dei fatti, quale immagine di Napoli stiamo offrendo a chi arriva e a chi la vive ogni giorno?». «Quanto accaduto la scorsa notte – ha aggiunto l’avvocato Guarino -. è soltanto la punta dell’iceberg di un problema che in troppi fingono di non vedere. È inaccettabile l’indifferenza nei confronti di un pezzo di città. È insopportabile la testarda volontà di non intervenire su una questione di sicurezza che i cittadini denunciano da anni e che io stesso ho cercato, invano, di portare all’attenzione dell’amministrazione comunale con denunce, petizioni. Alla giovane vittima di questo feroce episodio di aggressione va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Il Comune si svegli, Manfredi si svegli». «Porta Capuana, come ogni altra parte di Napoli, merita attenzione, sicurezza, legalità e rispetto», ha concluso.
domenica, 12 Ottobre 2025 - 15:30
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