Nel mondo dell’edilizia, la sicurezza continua a essere un banco di prova per la credibilità e la tenuta del sistema produttivo. Ma per cambiare passo non servono solo nuove norme: occorre una trasformazione culturale. È questo, in sintesi, il messaggio arrivato dal convegno promosso dall’Acen a Napoli sul tema “Sicurezza sul lavoro: competenze e responsabilità del datore di lavoro – Obblighi di formazione, patente a crediti e delega di funzioni”.
«Non ci sono miglioramenti da apportare all’attuale normativa sulla sicurezza sul lavoro – ha esordito Angelo Lancellotti, presidente dell’Acen –. Serve, però, un salto di qualità, che può aversi solo se si impone un sistema di qualificazione delle imprese edili che operano nel settore privato alla stregua di quelle che lavorano nel pubblico, che già subiscono un certo vaglio e garantiscono storicità di impresa e qualità degli interventi».
Un principio, quello della qualificazione, che per Lancellotti rappresenta la vera discriminante tra chi lavora in modo trasparente e chi si muove ai margini del sistema. «La patente a crediti – ha aggiunto – non è sufficiente, perché non risolve il problema: chi non ha nulla da perdere, dopo un incidente, riapre l’impresa in poco tempo e riprende a lavorare. La patente è efficace solo per le imprese sane e per quelle che lavorano nel pubblico».
Sulla stessa linea il direttore dell’Ispettorato del Lavoro dell’Area metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano, che ha fornito un quadro concreto della situazione: «Dall’inizio dell’anno sono state sanzionate e allontanate dai cantieri più di 90 imprese che non possedevano il titolo abilitante, cioè la patente a crediti. Dopo un anno dall’entrata in vigore di questo strumento abbiamo riscontrato che non tutte le imprese edili hanno ben compreso che per lavorare nel settore devono avere la patente».
Cantisano ha ricordato che la misura, pur con limiti, rappresenta «uno strumento cautelare per evitare che si possano ripetere altri infortuni mortali nello stesso cantiere. Si sospende la patente per motivi cautelari fino a un anno e quell’impresa non può lavorare in nessun cantiere d’Italia». Ma, ha avvertito, «ciò che manca è la cultura della legalità». Per il dirigente, la sfida vera resta «costruire un modello virtuoso che contempli un mix tra aumento dei controlli e un salto in avanti sul piano della cultura della sicurezza e della prevenzione».
A rilanciare l’importanza della formazione è stata Roberta Vitale, presidente di Formedil Napoli: «Formazione è sicurezza. È il nostro slogan e la nostra convinzione, perché la qualità delle attività formative è il presupposto indispensabile per garantire alti standard di sicurezza in cantiere». Vitale ha annunciato l’inaugurazione di una aula mobile dedicata alla formazione “sul campo”: «Domani, alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e del prefetto Michele di Bari, inaugureremo la nostra aula mobile, che consentirà di formare gli operai direttamente in cantiere».
Un concetto ripreso anche dal procuratore aggiunto di Napoli, Antonio Ricci, a capo della sezione “Misure di prevenzione”, che ha sottolineato l’urgenza di un impegno comune: «Lavorare sulla sicurezza sul lavoro è una priorità nazionale, per far diminuire gli incidenti, mortali o comunque sempre laceranti per le famiglie e per il tessuto sociale». Ricci ha invocato «uno sforzo da parte di tutti gli attori coinvolti: è una delle poche possibilità che ci sono rimaste, va posto riparo a questo fenomeno in tutti i modi».
La prevenzione, ha insistito il pg Ricci, deve affiancare la repressione: «La repressione è un momento indispensabile, ma la prevenzione è fondamentale». E ha ricordato come la sicurezza abbia un costo che non può essere ignorato: «Se pensate che ci sono grandissime società di livello nazionale che hanno pensato di poter risparmiare sulla sicurezza per far crescere il proprio attivo, questo la dice lunga su quello che può accadere nelle piccole imprese edili, che con pochi mezzi e spesso con una formazione precaria pongono in essere attività che comportano rischi molto seri».
lunedì, 27 Ottobre 2025 - 19:20
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