Ancora fuoco amico all’interno del M5s Presentato un esposto in procura: «L’autenticazione delle liste è falsa»

firme M5s
di Dario Striano

 

Ancora fuoco amico all’interno del Movimento 5 stelle. Ancora una sottoscrizione di firme sospetta. Questa volta a Napoli, dove tre esponenti del «Comitato difesa diritti del Movimento», Roberto Ionta, Marco Sacco e Massimo Acciaro, recentemente reintegrati nel partito dal tribunale partenopeo, hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica di Napoli, denunciando «gravi anomalie nell’autenticazione delle firme necessarie alla presentazione delle lista Movimento 5 Stelle alle amministrative del capoluogo campano di due anni fa». Nella denuncia, inoltrata lo scorso 6 febbraio, sarebbero state allegate 501 sottoscrizioni autenticate nella giornata del 2 maggio 2016 da Stanislao Lanzotti, attuale capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Napoli. Circostanza «curiosa» per gli attivisti a 5 stelle e alquanto «strana» considerato che «Lanzotti risulta essere un importante esponente napoletano di un partito avverso politicamente ai 5 stelle. Quello di Berlusconi», ha detto l’avvocato Roberto Ionta, tra i presentatori dell’esposto. «Non si comprende come – hanno aggiunto in coro Ionta, Marco Sacco e Massimo Acciaro – un nostro rivale politico abbia potuto fornire un tale aiuto al Movimento, autenticando un numero così importante di firme in una sola giornata».

I dubbi di Ionta, Sacco e Acciaro sono poi aumentati dopo le recenti dichiarazioni di Lanzotti. Il capogruppo di Fi alla stampa ha dichiarato di «non ricordare» quante firme abbia convalidato nel 2016 per conto del M5s, e di escludere «di aver potuto autenticare ben 550 firme per il Movimento in una sola giornata». Un giallo in piena regola che esplode in campagna elettorale. Ionta, Sacco e Acciaro hanno dichiarato di aver raccolto testimonianze con cui i sottoscrittori affermano di «non aver mai firmato in presenza della persona che risulta aver autenticato le loro firme». «Noi restiamo garantisti. – ha precisato l’avvocato Roberto Ionta – Non siamo animati da sentimenti di rivalsa verso il Movimento. Contiamo quindi sul lavoro della magistratura per accertare quanto accaduto che, a nostro avviso, contraddice i principi di onestà e trasparenza ai quali il Movimento 5 Stelle ispira». Dal Movimento 5 Stelle fanno sapere che sono in corso accertamenti sulla vicenda ma che le regole nella raccolta delle firme vengono rigidamente rispettate.

lunedì, 12 Febbraio 2018 - 20:16
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