Caserta, la Reggia chiude la buvette: dipendenti senza lavoro dopo 5 anni, nessuno risponde sul loro destino

di Manuela Galletta

Da questa mattina la buvette della storica dimora dei Borbone, proclamata patrimonio dell’Unesco, è chiusa. Chiusa ai turisti, chiusa ai visitatori. Con conseguente disagio per chi ha bisogno di acquistare una semplice bottiglia d’acqua, nonché sorpresa nel constatare che un simile disservizio si sia verificato all’interno del palazzo reale che, con l’arrivo alla direzione di Mauro Felicori, si è distinto per la politica del fare. E’ accaduto che la Reggia ha deciso di risolvere il contratto di catering con la società che da cinque anni gestiva il servizio senza prima assegnare la gara ad una nuova azienda. La decisione si è ripercossa direttamente sulla vita di quei lavoratori che per cinque anni hanno prestato servizio alla buvette: persone esperte, con famiglie a carico, che adesso non sanno cosa ne sarà della loro sorte. Sul nuovo bando della Reggia è garantita la continuità lavorativa per una parte dei dipendenti (e già qui c’è da storcere il naso), ma il nodo da sciogliere è che non si sa quando sarà assegnata la nuova gara, e soprattutto quando la nuova azienda comincerà materialmente a lavorare, considerato che per allestire la buvette occorrono diverse settimane. I tempi sono lunghi, e i dipendenti non sanno cosa fare. L’azienda che aveva in gestione il servizio li ha assunti per impiegarli alla buvette e ora si ritrova un esubero che non sa come fronteggiare: la soluzione sarebbe licenziarli per consentire loro l’accesso alla disoccupazione, ma non è una procedura semplice. Non solo: l’azienda l’azienda vorrebbe che il problema si risolvesse con il loro assorbimento presso la nuova società. Nel frattempo si è dato il via libera allo smaltimento delle ferie non consumate e di qualche giorno di permesso, ma tutt’al più si riuscirà a recuperare qualche settimana. Troppo poco rispetto ai tempi tecnici che occorrono per assegnare la gara. I lavoratori sono pronti a manifestare, ma dalla Reggia c’è solo silenzio. Anzi, c’è solo un cartello con il quale si avvisano i visitatori che il servizio ristorazione/bar è chiuso e si consente agli stessi di poter entrare e uscire liberamente senza dover rifare il biglietto per raggiungere strutture all’esterno dove rifocillarsi. Per i dipendenti non è stata spesa alcuna parola. Le parole le hanno scritte loro, a penna, su un foglio attaccato al manifesto di avviso di sospensione momentaneo del servizio: «Siamo contenti che adesso i turisti possano uscire e rientrare nel monumento – recita in maniera ironica il cartello – Vi chiediamo: quanto durerà questo periodo? e noi tutti i dipendenti impiegati nel bar-caffetteria-tavola calda che fine dobbiamo fare?».

giovedì, 1 Marzo 2018 - 13:12
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