Troppi clienti sulle piazze di spaccio,
la camorra si inventa il ‘buttafuori’:
c’è una condanna a Castellammare

Torre Annunziata Tribunale
di Dario Striano

Non una semplice sentinella, ma un ‘buttafuori’ delle piazze di spaccio di Castellammare di Stabia. Ieri mattina il giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto ha condannato a 2 anni di reclusione Giuseppe del Gaudio, pregiudicato di 23 anni. Il giovane stabiese fu arrestato a metà febbraio scorso dai carabinieri  – diretti dal maggiore Donato Pontassuglia -, assieme ad altre 2 persone del posto, già note alle forze dell’ordine, Catello Rapicano, sorvegliato speciale di 44 anni, ed il fratello 38enne Pasquale, che ha precedenti per spaccio.
L’operazione fu l’epilogo di una serrata attività di indagine che, tramite l’utilizzo del sistema di videosorveglianza cittadino, permise ai militari di filmare la gestione della piazza di spaccio all’interno del centro storico cittadino. Quella piazza era stata allestita nei pressi dell’abitazione dei 2 fratelli stabiesi che cedevano le dosi di cocaina mediante un paniere calato dal balcone mentre il terzo socio regolava l’afflusso degli acquirenti e di soldi. Giuseppe del Gaudio, infatti, non aveva soltanto il compito di vedetta, ma regolava anche il traffico di clienti all’interno del supermarket, allestito in città. Questo perché i consumatori per nessuna ragione al mondo avrebbero dovuto affollare l’androne del palazzo in cui sarebbe avvenuta la consegna della sostanza stupefacente. Un modo per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, studiato dai fratelli Rapicano che però si sentivano così sicuri nella loro roccaforte tanto da dare appuntamento fin sotto casa agli acquirenti. Questi poi conoscevano alla perfezione il meccanismo: arrivavano nei pressi dell’androne del palazzo, chiedevano il permesso al ‘buttafuori’ per entrare e poi informavano i fratelli Rapicano della dose di cocaina necessaria. Circostanza che è costata a Giuseppe Del Gaudio, la condanna a due anni di reclusione, pena scontata di un terzo come prevede il rito abbreviato, formula di giudizio per la quale ha optato l’imputato.

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mercoledì, 23 Maggio 2018 - 14:13
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