Covid, Speranza firma la nuova ordinanza che spedisce la Campania in zona rossa (da lunedì). Friuli e Veneto arancioni

La polizia controlla che un cittadino abbia compilato l'autocertificazione /Foto Kontrolab

Come era previsto, la Campania passa in zona rossa. La comunicazione ufficiale del Ministero della Salute è arrivata questo pomeriggio, ma la nuova classificazione diventerà efficace solo da lunedì 8 marzo per non danneggiare negozi, centri estetici, parrucchieri, bar e ristoranti che dovranno restare chiusi. Passano invece in zona arancione il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

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Per quanto riguarda la Lombardia, il governatore Attilio Fontana ha già disposto da oggi il passaggio della Regione in fascia arancione rinforzata.

Lo ha stabilito un’ordinanza firmata ieri da Fontana e valida fino al prossimo 14 marzo, che prevede tra l’altro lo stop alla didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado (tranne gli asili nido), il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e quello di recarsi nelle seconde case. Il passaggio in arancione rafforzato è legato all’andamento della situazione epidemiologica che presenta condizioni di un rapido peggioramento, con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani.

In Abruzzo scuole materne e dell’infanzia e barbieri, parrucchieri e centri estetici continueranno ad essere aperti anche nelle zone cosiddette rosse locali istituite dalla Regione. Il presidente, Marco Marsilio, sta infatti per firmare una nuova ordinanza che proroga le maggiori restrizioni per determinate aree, ma le misure e i divieti verranno elencati nel provvedimento e non si farà più riferimento alle norme contenute nei Dpcm. Di fatto le maggiori restrizioni rappresentano un inasprimento delle misure previste per la zona arancione, in cui si trova l’Abruzzo. La zona con maggiori restrizioni non sarà più definita ‘rossa’. Il governatore abruzzese pensa alla riapertura delle scuole il 15.

Scuole chiuse invece in Calabria a partire da lunedì e per due settimane. E’ la decisione del presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì che stamani, nel corso della riunione dell’Unità di crisi per il Covid-19, ha sottolineato la necessità di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado e nelle università. La disposizione verrà ratificata da una specifica ordinanza, che sarà in vigore da lunedì e per due settimane. La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi degli studenti e per un numero limitato di ore. Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti. 

L’Umbria è stata confermata in fascia ‘arancione’ per il rischio Covid dal Ministero della Salute. La Regione ha quindi emesso una nuova ordinanza, valida fino al 21 marzo (salvo modifiche anticipate in base al mutamento del quadro epidemiologico) che si allinea al nuovo Dpcm e che conferma alcune delle misure già in essere.  Tra le modifiche, rispetto all’ordinanza precedente, l’adeguamento al Dpcm per l’orario del coprifuoco in tutto il territorio regionale, che sarà dalle 22 alle 5 del giorno successivo, anche allo scopo di facilitare – spiega Palazzo Donini – i servizi di asporto, e la possibilità nella sola provincia di Terni di tenere attività corsistiche individuali in presenza.

venerdì, 5 Marzo 2021 - 18:45
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