Ex Ilva, arrestato Amara. Obbligo di dimora per l’ex procuratore Capristo

Carlo Maria Capristo
Il magistrato Carlo Maria Capristo

Obbligo di dimora a Bari per l’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo. La nuova misura cautelare è stata notificata questa mattina al giudice, insieme, da quanto si apprende, ad altre misure nei confronti di altri indagati.

I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo era procuratore a Taranto e riguarderebbero anche l’ex Ilva. Nel maggio 2020 Capristo è stato arrestato (tornato libero ad agosto) nell’ambito di un’altra inchiesta per la quale è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata.

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Capristo era tornato in libertà lo scorso agosto dopo avere trascorso agli arresti domiciliari, scattati il 19 maggio 2020, quattro mesi. Era stato arrestato per le presunte pressioni esercitate nei confronti una pm, Silvia Curione, all’epoca dei fatti in servizio a Trani (dove allora era procuratore Capristo), affinché avviasse un ingiusto procedimento per usura nei confronti di una persona «infondatamente» denunciata da tre imprenditori, anch’essi arrestati e poi scarcerati.

Nell’ambito della stessa inchiesta la procura di Potenza ha disposto l’arresto, eseguito dalla Guardia di Finanza, dell’avvocato Pietro Amara, ex consulente legale di Ilva. Amara è già al centro dell’inchiesta milanese sul cosiddetto falso complotto Eni. Amara, in quel caso, parlò dell’esistenza della presunta ‘loggia Ungheria’, associazione segreta che avrebbe tentato di condizionare le nomine della magistratura.

martedì, 8 Giugno 2021 - 10:10
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