Corruzione per appalti post sisma, ex vicesindaco e 2 imprenditori assolti: impresa incaricata fallì durante l’inchiesta

aula tribunale

Appalti post sisma d’Abruzzo, doppia assoluzione ieri nel processo nato da un’inchiesta iniziata nel 2014 e che ieri, in primo grado, si è risolta con l’assoluzione dei due imputati. Il Tribunale de L’Aquila ha mandato assolti «perché il fatto non sussiste», al termine di un lungo processo, l’ex vice sindaco del capoluogo abruzzese Roberto Riga e l’imprenditore ed ex vice presidente dell’Aquila calcio Massimo Mancini; i due furono coinvolti ormai sette anni fa in una inchiesta relativa ad una presunta corruzione per i lavori di ricostruzione post sisma del 2009. I lavori in questione riguardavano l’Opera Salesiana de L’Aquila, appalto di circa 30 milioni di euro andato a Mancini.  Rinviati a giudizio nel 2017 scontarono 15 giorni di arresti domiciliari.

Il collegio presieduto dal giudice Alessandra Ilari ha assolto anche l’imprenditore Sandro Martini. L’inchiesta scattata nel 2014 aveva portato Riga e Mancini agli arresti domiciliari causando le dimissioni dell’allora vice sindaco di area centrista del comune dell’Aquila guidato da una maggioranza di centrosinistra presieduta da Massimo Cialente del Pd. Riga è stato sostituito dall’ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi. Nel corso degli anni la fiorente impresa di costruzioni Mancini che aveva numerosi appalti sia all’Aquila sia nel resto d’Italia, è caduta in disgrazia fino al fallimento.

 Il pm Guido Cocco, nell’udienza di oggi, aveva chiesto l’assoluzione di Riga e Mancini per i rapporti intervenuti tra i due, e la condanna a otto mesi per Riga e Martini in riferimento al reato di corruzione.  L’avvocato Luca Marafioti, del foro di Roma, che, con l’avvicato Dario Visconti, del foro dell’Aquila, ha difeso Mancini, ha espresso «tutta la sua soddisfazione per l’assoluzione, con formula piena, del suo cliente da un’accusa malferma e approssimativa. Un esito così clamorosamente positivo riabilita, anche se tardivamente, l’operato di Mancini».  Riga è stato difeso dagli avvocati Giuseppe Carugno, del foro di Velletri (Roma), e Luciano Bontempo, del foro dell’Aquila, quest’ultimo consigliere comunale del capoluogo abruzzese.

mercoledì, 16 Giugno 2021 - 08:51
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