Giustizia, AreaDg boccia l’Appello sprint della riforma Cartabia: «Dieci Corti su 29 non rispetteranno i termini dei due anni»

Tribunale

Le perplessità sul progetto di riforma Cartabia del processo non mancano. E arrivano anche da parte del mondo della magistratura. Con una nota diramata domenica 11 luglio, il coordinamento di AreaDg, la corrente di sinistra delle toghe lamenta l’esistenza di un «punto di forte criticità, relativo all’improcedibilità del giudizio di appello dopo due anni dalla presentazione dell’impugnazione».

Per AreaDg, infatti, «tale termine inizierebbe a decorrere, quindi, prima ancora che il fascicolo giunga fisicamente presso la Corte di Appello e che venga fissata l’udienza», il che manderebbe al macero centinaia e centinaia di procedimento questo perché, come rileva AreaDg, «attualmente almeno 10 Corti su 29 non sono in grado di rispettare questo termine». La corrente dell’Anm tiene però a sottolineare che l’impossibilità delle Corti d’Appello di procedere più speditamente «non è per incuria dei dirigenti o pigrizia dei magistrati ma per l’enorme carico di lavoro che grava su di esse e che la riforma non accenna a voler risolvere».

Di qui un appello rivolto al ministro della Giustizia Marta Cartabia: «A fronte di questa realtà è necessario chiedere con forza un ripensamento di questa disposizione, se non si vuole che la maggior parte del lavoro giudiziario, svolto dai Tribunali in primo grado, sia condannato a finire nel nulla. Ciò non in nome della prescrizione ma dell’improcedibilità e il maquillage sulle denominazioni corrisponderà ad una realtà persino peggiore di quella attuale».

lunedì, 12 Luglio 2021 - 10:28
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