Casal di Principe, la Procura ordina l’abbattimento di una casa e il sindaco si dimette: «Lo Stato dimentica 4 bambini»

Renato Natale

Renato Natale, sindaco di Casal Di Principe (Caserta), tiene la fascia tricolore poggiata sul tavolo dell’aula consiliare. E’ un gesto simbolico, da ieri è un primo cittadino che ha dato le dimissioni, dimissioni date in aperto scontro con la Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha deciso di non concedere una ulteriore proroga all’abbattimento, previsto per domani mattina, di uno stabile abusivo situato in via Ancona, dove risiedono due famiglie indigenti con quattro bimbi. Natale si è dimesso per protesta e ha voluto spiegare le ragioni del gesto durante una conferenza stampa in cui ha chiarito cosa chiede.

«Non siamo a favore dell’abusivismo e non siamo contro la magistratura» dichiara Natale, al suo secondo mandato a Casal di Principe. ma non riesce nemmeno a passare oltre un problema che nel Casertano, in quella precisa area per anni ostaggio della camorra anche nel suo sviluppo urbanistico, ha un doppio profilo: non solo quello di legalità, ma anche quello sociale. Perché quelle case abusive che si vogliono abbattere spesso ospitano famiglie indigenti, famiglie con bambini.

«Dobbiamo ricordare da dove veniamo – dice Natale – ovvero da un ventennio criminale che ci ha danneggiato a livello umano, ambientale e urbanistico. Qui prima non esisteva legge. Ma abbiamo incominciato a sanare quella frattura». Una frattura evidente tra Stato e cittadino, allargata dalla presenza dei clan, e che rendeva il primo invisibile ai secondi. Ma, ribadisce Natale, allo Stato lui crede come crede alla legge e alla magistratura, tant’è che nel corso degli anni ha provato intervenire a più livelli sul tema dell’abusivismo, anche presentando bozze di proposte di legge che sono già sul tavolo dei ministri competenti.

«Non vogliamo difendere l’abusivismo – dice – ma cercare soluzioni. Non siamo contro la magistratura ma servono soluzioni. In questa vicenda sono in ballo i diritti di quattro bambini. Ci sono momenti in cui lo Stato ha il volto di chi applica la legge, certamente giusta, ma dimentica i diritti e la giustizia».

Collaboratori e cittadini hanno chiesto al sindaco di ripensarci e al suo fianco si sono schierati Alfonso Golia , sindaco di Aversa) e Vincenzo Caterino, sindaco di San Cipriano d’Aversa, altro centro fortemente interessato da abusivismo e abbattimenti. «Solo a Casal di Principe – ha affermato Natale – sono almeno 1400 le case dichiarate abusive con sentenza, 300 nel vicino comune di Casapesenna, 1600 a San Cipriano d’Aversa, e si tratta quasi tutte di case abitate da famiglie non abbienti. Sempre a Casal di Principe, per 250 abitazioni c’è l’ordine esecutivo di demolizione. Per ogni abbattimento è il Comune a farsene carico, per cui accanto al dramma abitativo si pone anche un problema di risorse pubbliche».

«Con la Cassa Depositi e Prestiti – aggiunge- abbiamo acceso mutui per 1,6 milioni di euro per undici abbattimenti; ogni demolizione costa tra 150mila e i 200mila euro. Se pensiamo che sono 250 le abitazioni a Casal di Principe per cui c’è un ordine esecutivo di abbattimento, arriveremmo alla cifra- monstre di 35 milioni di euro solo per il mio Comune; e pensare che la Cassa Depositi e Prestiti ha accantonati 50milioni per le demolizioni». Stasera si terrà un sit-in di protesta a Casal di Principe.

mercoledì, 1 Settembre 2021 - 14:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA