Napoli, ordigno esplode nella notte a Ponticelli. Il senatore Ruotolo: «Il Governo faccia di più: deve disarmare la città»


Una forte deflagrazione è stata avvertita la scorsa notte nel quartiere di Ponticelli, alla periferia est di Napoli. Un ordigno è stato fatto esplodere sotto il cavalcavia di via Angelo De Meis.

Paura tra i residenti nella zona, che si trova al confine con il comune di Cercola e non lontano dall’Ospedale del Mare. Indagini in corso a tutto campo.

Nessuna ipotesi viene esclusa, nemmeno quella del forte messaggio intimidatorio nell’ambito di una guerra tra i clan della zona orientale di Napoli.

Sull’episodio è intervenuto il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto: «La scorsa notte l’esplosione in via De Meis a Ponticelli, dell’ennesimo ordigno, dopo un periodo di tranquillità, ci racconta che è ripresa la guerra tra i clan. C’è una comprensibile sfiducia e paura tra i cittadini, svegliati nel cuore della notte dalla deflagrazione della bomba, ma oggi più che mai c’è la consapevolezza che nulla interromperà il cammino avviato, in questi mesi, e i passi in avanti fatti nella lotta alla camorra».

«Nei quartieri della zona Orientale di Napoli non siamo all’anno zero. Anche con l’azione del Comitato di liberazione dalla camorra Area Est di Napoli sono stati posti all’attenzione del Governo e del Prefetto di Napoli una serie di priorità come più presenza quotidiana delle forze dell’ordine sul territorio, l’attivazione delle telecamere di videosorveglianza e una serie di richieste che se da un lato puntano a reprimere e rispondere all’emergenza criminale, dall’altro puntano alla prevenzione e al recupero. Ribadiamo che c’è bisogno di un impegno straordinario del Governo per disarmare la città e mettere in sicurezza i territori», ha concluso Ruotolo.

Sollecita l’intervento delle autorità il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: «Il Prefetto e il Questore devono assolutamente intervenire con grande determinazione prima che la situazione degeneri ulteriormente. Non si può lasciare che questi territori, contesi da gruppi criminali rivali, diventino zone di guerra e che la cittadinanza viva nel terrore. Bisogna fermare queste faide prima che possa accadere un evento tragico. I clan vanno cacciati via con le maniere dure visto che chiaramente il territorio è fuori controllo».

giovedì, 21 Aprile 2022 - 12:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA