Sale a nove il bilancio accertato delle vittime nel crollo del ghiacciaio della Marmolada avvenuto il 3 luglio. Ma solo 4 hanno un’identità, mentre i restanti 5 non sono ancora stati identificati. I resti delle ultime due vittime ritrovate sono stati individuati grazie all’utilizzo dei droni e alle alte temperature in quota, che hanno permesso un abbassamento del manto di fango, ghiaccio e roccia causato dal crollo del seracco.
I feriti sono sette: 4 ricoverati a Trento, tre negli ospedali veneti, con i due tedeschi che stanno meglio.
Per domattina è previsto l’intervento di terra sui detriti del seracco crollato la scorsa domenica. Una squadra interforze e altamente specializzata, formata da 14 operatori, tra cui due conduttori cinofili della Guardia di finanza, si porteranno sulla zona del disastro, per un sopralluogo “vista e udito”, con lo scopo di cercare eventuali resti non ancora individuati dai frequenti sorvoli di droni ed elicotteri, che comunque proseguiranno nei prossimi giorni. Si tratta di un intervento particolarmente rischioso, dato che una parte della calotta interessata dal disastro, grava ancora sul pendio sottostante.
mercoledì, 6 Luglio 2022 - 22:05
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