Droga nel carcere di Bologna, pacco con hashish e cocaina spedito a un detenuto


Ancora materiale illecito trovato all’interno delle mura del carcere della Dozza di Bologna.

Dopo la chiusura da parte della Procura dell’inchiesta sugli oltre 100 telefonini rinvenuti nella casa circondariale, venerdì mattina gli agenti della polizia penitenziaria hanno rinvenuto droga in un pacco inviato per posta destinato ad un detenuto. Si tratta di circa 35 grammi dì hashish e un grammo di cocaina, pronti per essere consumati all’interno del penitenziario.

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A farlo sapere è il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. In un contesto in cui «la richiesta di droga all’interno delle carceri è sempre elevata perché elevato è il numero dei tossicodipendenti, che costituiscono il 20% della popolazione carceraria», «sarebbe opportuno replicare in tutta Italia l’esperienza del carcere di Rimini, dove da tanti anni esiste una piccola sezione con sedici posti detentivi, dedicata ai detenuti che intendono intraprendere un serio percorso di recupero». Lo sostengono il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Campobasso.

E aggiungono: «A Rimini i detenuti che sottoscrivono il programma di recupero, una volta ritenuti idonei, vengono inviati in una comunità esterna, dove proseguono il percorso e quasi al 100% sono stati recuperati». «Tali iniziative – concludono – andrebbero affiancate da quelle preventive e repressive, con l’implementazione delle unità cinofili, previste dal 1995, per il Corpo di polizia penitenziaria, ma esistenti in pochissime regioni. In Emilia Romagna è stata anche individuata la sede, da molti anni, ma non non sono mai state istituite». 

domenica, 23 Ottobre 2022 - 10:13
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