Non ce l’ha fatta Fabiana De Angelis, la 57enne ferita alla testa, da un colpo di pistola, nel drammatico episodio di cronaca consumatosi domenica mattina nella zona di Fidene a Roma.
La direzione ospedaliera del Sant’Andrea in una nota ha comunicato che gli accertamenti diagnostici effettuati in queste ore hanno evidenziato un quadro clinico irreversibile. Per questo è stata dichiarata la morte cerebrale della paziente.
La notizia cade alla vigilia dell’udienza di convalida del fermo che dovrà affrontare Claudio Campiti, chiamato a rispondere, a questo punto, di quattro omicidi e del ferimento di 3 persone.
Campiti ha aperto il fuoco durante la riunione di condominio di un Consorzio di cui anch’egli faceva parte. Contro il Consorzio aveva più volte espresso il suo risentimento anche a mezzo di un blog.
Domenica mattina Campiti si è recato prima al poligono di tiro di Tor di Quinto, ha portato via – senza che nessuno se ne accorgesse, la pistola datagli per esercitarsi nella struttura e poi ha fatto irruzione nel gazebo di un bar nella zona di Colle Salario, dove era in corso una riunione dei soci del Consorzio Valleverde, nel Reatino, con il quale da anni era in lite. Con sé aveva il passaporto, lo zaino pieno di vestiti e oltre seimila euro in contanti: secondo gli inquirenti progettava la fuga. Campiti, oltre a Fabiana De Angelis, ha ucciso Elisabetta Silenzi, Sabina Sperandio e Nicoletta Golisano.
Campiti viveva accampato nel seminterrato di un edificio mai terminato: si era insediato qui dopo la separazione dalla moglie. Da quell’alloggio fatiscente e senza allaccio fognario, tramite il suo blog, lanciava accuse dai toni deliranti nei confronti degli altri membri del Consorzio di cui faceva parte da quattro anni. A suo carico c’erano già delle denunce, a causa delle quali s’era visto respingere la richiesta di porto d’armi.
Campiti versava in difficoltà economiche. Aveva perso il lavoro e un paio di anni ha beneficiato del reddito di cittadinanza.
martedì, 13 Dicembre 2022 - 22:12
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