Quando il carcere è donna in un mondo di uomo: a Napoli il primo convegno di ‘Sbarre di Zucchero’ | L’appuntamento


Cosa significa per una donna finire in carcere? Come una donna vive il carcere? ‘Mai più una di Meno’ è il titolo del convegno che si terrà domani, sabato 4 febbraio, a Napoli e che affronterà proprio questa. L’appuntamento è alle 17.30 nella sede dell’Associazione Liberi di Volare Odv in via Buonomo Giuseppe 39, nel rione Sanità.

E’ il primo convegno organizzato a Napoli dalla rete nazionale di “Sbarre di Zucchero. Quando il carcere è donna in un mondo di uomini”, che per l’occasione trasmetterà l’evento in streaming sulla sua pagina Facebook.

Ad aprire il convegno sarà il cortometraggio di Carlotta Toschi e i saluti delle attiviste Micaela Tosato e Monica Bizaj, tra le fondatrici del gruppo Sbarre di Zucchero, e Don Franco Esposito, direttore Pastorale Carceraria.

A seguire le testimonianze delle ragazze e dei ragazzi di Sbarre di Zucchero che racconteranno le loro storie di disagio e riscatto. Infine tavola rotonda moderata da Rossella Grasso, giornalista del Riformista con gli interventi di Emanuela Belcuore, garante dei detenuti per la provincia di Caserta, Elena Cimmino, vicepresidente de “Il Carcere Possibile Onlus”, degli avvocati Argia Di Donato, Vincenzo Improta, Carlotta Toschi e della dottoressa Maria Luisa Palma, direttore della Casa Circondariale di Pozzuoli. Per il Comune di Napoli porterà il suo saluto l’assessore al Welfare e politiche sociali Luca Trapanese. Al termine interventi liberi. Sono previste incursioni musicali del cantautore Marco Chiavistrelli.

Il gruppo ‘Sbarre di Zucchero’ è nato per volontà delle amiche di Donatela Hodo, la 27enne morta suicida in carcere la scorsa estate. Prima di togliersi la vita, Donatela scrisse una ultima lettera d’amore: «Leo amore mio, mi dispiace. Sei la cosa più bella che mi poteva accadere e per la prima volta in vita mia penso e so cosa vuol dire amare qualcuno ma ho paura di tutto, di perderti e non lo sopporterei. Perdonami
amore mio, sii forte, ti amo e scusami».

Sbarre di Zucchero è un megafono che riporta al centro il tema del carcere, soprattutto al femminile. Il gruppo di attiviste e attivisti promuove iniziative per migliorare le condizioni delle carceri e si impegna a diffondere storie per far conoscere a tutti cosa significhi la detenzione, affinché nessuno abbia mai più “paura di tutto” come Donatella, nessuno si senta abbandonato e il carcere possa davvero assolvere a quello che la Costituzione (art 27 comma 3) prevede: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Affinché quelle celle, sovraffollate e inadeguate alla vita, non diventino più bare.

venerdì, 3 Febbraio 2023 - 19:35
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