Napoli, guerra per il voto nella Camera di Commercio: industriali contro Fiola. Lui accusa: «Fanno le vaiasse. Mi ricandido»


I veleni, gli attacchi, i posizionamenti e le alleanze. Alla Camera di Commercio di Napoli è tempo di elezioni e il clima è diventato rovente.

Le tensioni interne sono evidenti da tempo ma con l’approssimarsi del voto (previsto per ottobre) il clima si è fatto incandescente, tanto che il presidente uscente Ciro Fiola, in una conferenza stampa, ha lanciato strali a destra e a manca, rivendicando il suo buon governo e annunciando la volontà di ricandidarsi. A dichiarargli guerra sono le ‘associazioni storiche’, vale a dire Ance, Claai, Cna, Cdo, Confapi, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria.

La compagine ha già dato un assaggio del suo programma, firmando un documento presso la sede dell’Unione industriali: con la loro discesa in campo vogliono «porre fine», dicono, «a una gestione personalistica, del tutto priva di visione strategica, che non ha prodotto alcuna iniziativa utile per lo sviluppo dell’area metropolitana napoletana».

Per il gruppo si è assistito a «una esperienza di governo condotta maldestramente da organismi non rappresentativi del tessuto produttivo reale, con una governance incapace perfino di “spendere” i fondi stanziati, segnata da una mala gestio, i cui episodi sono stati denunciati dal Tavolo delle Associazioni storiche sia alle autorità preposte al controllo sia agli organismi di vigilanza interni e, da ultimo, con le dimissioni in blocco dei consiglieri camerali, espressione del “Tavolo” ad evidenziare la totale presa di distanza degli attuali vertici».

Fiola non ha replicato per giorni, poi ieri – in una conferenza stampa – si è tolto i sassolini dalla scarpa. Ha accusato il gruppo degli industriali di «fare le ‘vaiasse’» perché a suo dire «finora li abbiamo avuti in consiglio e sinceramente non hanno fatto una proposta». «Se mi portassero una copia di progetti proposti o una registrazione, io farei ammenda – ha aggiunto – Ma la verità è che oggi a Napoli c’è un’altra Camera di Commercio, se vi adeguate porte aperte, se continuate così contano i numeri nella vita».

Quindi la sfida elettorale a viso aperto: «Alle associazioni storiche che ci contestano ricordo che l’associazione dei macellai a cui appartengo è più antica di loro, si riferiscono alla storicità ma sono associazioni giovani rispetto all’associazione macellai».

Quanto alle accuse di cattiva gestione, Fiola ha alzato il tiro: «Mi ha colpito delle loro parole il termine di malagestione: se avessimo percorso quella strada avremmo proseguito il loro percorso. Ricordo che c’è un appello sulla spesa di 200.000 euro sprecati negli anni passati e poi andati in prescrizione nonostante l’indagine della Corte dei Conti. Sul contributo delle aziende ricordo che la Camera di Commercio manda l’avviso ma la riscossione è dell’Agenzia delle Entrate. Qui mi hanno mostrato che c’era una società interna alla Camera di Commercio per il recupero dei crediti, che ha speso 5 milioni e ha incassato zero euro. Manderemo questi documenti alla Corte di Conti. E’ finita un’epoca».

martedì, 21 Marzo 2023 - 14:28
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