Pagavano anche in mozzarelle il pizzo chiesto «per gli amici di Casal di Principe»: 10 arresti. Dalle vittime zero denunce

I carabinieri all'esterno del 'Vulcano Buono'

Sono dieci le persone arrestate nel Casertano, su ordine del Gip del tribunale di Napoli, per estorsione aggravata dal metodo mafioso: cinque finite in carcere e altrettante ai domiciliari. Secondo le indagini dei carabinieri di Casal di Principe, coordinati dalla Dda napoletana, alcuni indagati si presentavano agli imprenditori chiedendo il pizzo «per gli amici di Casal di Principe» o per «i carcerati», ma si accontentavano anche di essere pagati in mozzarelle di bufala e altri generi alimentari, e alla fine sia i soldi e che le derrate se li tenevano, e nulla veniva dato ai carcerati o versato in una qualche cassa comune del clan.

Tra gli arrestati, gli inquirenti attribuiscono un ruolo di primo piano al 54enne Mario De Luca (finito in carcere), già arrestato in passato per presunta collusione con il clan dei Casalesi, figlio di un elemento di spicco del clan Bidognetti. Con lui è finito in cella il nipote 42enne Raffaele Antonio mentre per il fratello di Mario, il 46enne Antonio, sono stati disposti i domiciliari.

Sarebbe stato proprio Mario De Luca a creare il gruppo approfittando anche dell’assenza sul territorio di un clan di riferimento, essendo i Casalesi e le varie fazioni ridotte ai minimi termini per arresti e pentimenti.

A colpire gli investigatori la circostanza che De Luca e gli altri indagati arrestati avrebbero commesso estorsioni continuate, cioè con cadenza quasi quotidiana e non alle scadenze di Pasqua, Natale e Ferragosto, a piccole attività commerciali non in grado di pagare il “canonico” pizzo. In particolare ad un minimarket e ad un caseificio, da cui De Luca e complici avrebbero prelevato costantemente generi alimentari e confezioni di mozzarella di bufala, creando un danno anche maggiore alle vittime. In totale, è emerso dalle indagini, sono sei le presunte estorsioni consumate tra Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno, e nessuna delle vittime ha denunciato.

martedì, 23 Maggio 2023 - 12:41
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