Condannato per abusi su 12enne, Tribunale sequestra a prete 220mila euro: la storia di don Livio Graziano

Prete generica
di Giorgio Pari

Il sequestro delle somme sul suo conto corrente segue una condanna in due gradi di giudizio, per presunti abusi su un 12enne. Sigilli a 220.000 euro del sacerdote Livio Graziano. Il provvedimento della Corte d’appello di Napoli è stato disposto a tutela della parte civile. Cioè, il minore e i genitori, assistititi dagli avvocati Giovanni e Benedetta Falci del foro di Salerno. L’ordinanza della quarta sezione penale collegio B (presidente Luisa Toscano), è stata emessa al termine della camera di consiglio.

Leggi anche / Abusi su un 12enne, confermata condanna a 8 anni per il prete Livio Graziano

Nelle motivazioni, i giudici sottolineano che «emerge dagli atti» il recesso dal contratto di contro corrente bancario del sacerdote. L’istituto di credito, quindi, avrebbe invitato Graziano a recarsi nella filiale di Aversa, «per definire le modalità e le tempistiche del trasferimento del saldo». L’ammontare della somma, 220.810 euro, equivale all’intero deposito. «Orbene, ad avviso della Corte – si legge nell’ordinanza -, la chiusura del c.c. e la mancanza di qualsiasi informazione in ordine alla destinazione del danaro ivi custodito , induce a ritenere fondato il pericolo di
dispersione delle garanzie per il pagamento delle spese di giustizia inerenti al procedimento penale».

Lo scorso giugno, la Corte d’appello ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione per don Livio Graziano, sacerdote della diocesi di Aversa, originario di Lusciano nel Casertano. Il religioso, accusato di atti sessuali con minorenne, ha proposto ricorso in Cassazione contro la sentenza. Gi abusi sul ragazzino della provincia di Salerno si sarebbero consumati nell’estate 2021. Il 12enne era ospite presso la comunità “Effatà, apriti” di Principato Prata Ultra, in Irpinia. Il centro era diretto da don Livio Graziano. Il prete, attualmente ai domiciliari, ha sempre respinto gli addebiti. Due collegi giudicanti non gli hanno finora creduto.

venerdì, 3 Novembre 2023 - 22:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA