Due imprenditori attivi nel settore dei supermercati sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli Nord. M.P. F.V. sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, per le accuse, contestate a vario titolo, di bancarotta fraudolenta distrattiva, documentale e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 337 mila euro.
Contestate anche ipotesi di autoriciclaggio: secondo procura, gli imprenditori avrebbero distratto l’intero asset aziendale rimettendolo in tre distante società, risultate cloni della fallita. Alle due società clone è stata inoltre contestata la responsabilità amministrativa del reato, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali nell’interesse ed a vantaggio di esse. Il passivo accertato è pari a circa 654mila euro nei confronti dei creditori, oltre a quanto dovuto all’Erario.
Oltre all’arresto dei due imprenditori, amministratori di diritto e di fatto delle imprese coinvolte, il gip ha disposto la misura dell’obbligo di dimora L.R.K., M.P., P.G. e M.P., anch’essi imprenditori operanti nel settore dei supermercati che concorrevano con i primi due nella consumazione degli illeciti in trattazione. Nel contempo, sono state sottoposte a sequestro due società-clone della fallita, con sede in Aversa, ed è stato disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di somme per complessivi 120.325 euro.
lunedì, 29 Aprile 2024 - 12:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA