Susy Paci, risolto il caso: la donna è viva La polizia e 2 procure al lavoro per nulla Era scappata perché stanca del marito

Susy Paci, la 49enne di Subbiano (Arezzo) scomparsa
di Manuela Galletta

Voleva prendersi «una pausa di riflessione», perché il rapporto con il marito non la soddisfaceva più. E, allora, invece di affrontare di petto la situazione, ha scelto di sparire dal giorno alla notte, mandando in ambasce il coniuge e i suoi due figli che per due settimane hanno temuto per la sua sorte e costringendo due procure e la polizia di due città a degli sforzi investigativi notevoli per cercare di risolvere il caso il prima possibile.
Susy Paci, la 49enne di Subbiano (Arezzo) che si era allontanata da casa il 23 gennaio non dando più notizie, è viva e sta bene. Si è presentata questa sera nella sede del commissariato di Vicaria-Mercato a Napoli, mettendo così fine alle ricerche dei poliziotti di mezza Italia e allo strazio dei suoi cari. A convincerla a farsi avanti è stata la proprietaria di un bed and braekfast di corso Umberto a Napoli (anche questo non lontano dalla stazione) alla quale Susy aveva chiesto la disponibilità di una camera dove trascorrere la notte: la proprietaria l’aveva infatti riconosciuta come la donna di Arezzo della cui storia si stavano occupando giornali e trasmissioni televisive. Una storia che ha rischiato di prendere una brutta piega anche per l’uomo col quale Susy si è incontrata qui a Napoli: un 45enne, marittimo e single, conosciuto in chat e per il quale la 49enne ha mollato marito e figli senza pensarci due volte. Susy ha incontrato il suo ‘amico il 23 gennaio ed è rimasta con lui tutta la notte. Un dato che la polizia è riuscita ad acquisire, tanto che l’uomo è stato rintracciato e interrogato. E, poco ci è mancato, che finisse pure indagato considerato che sul suo conto si era annidati forti sospetti essendo stato lui l’ultimo ad aver visto Susy Paci. Invece la 49enne ha messo sottosopra due procure (Arezzo e Napoli) e i poliziotti di due città – gli inquirenti avevano deciso di esaminare i video delle telecamere di videosorveglianza nella zona della Ferrovia e le celle agganciate dal telefonino della donna, per cercare di scoprirne gli spostamenti – solo perché voleva prendersi «una pausa di riflessione».

martedì, 13 Febbraio 2018 - 00:06
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