Cagliari, stop ai tifosi napoletani: «Discriminazione intollerabile»
Ma DeLa e DeMa fanno spallucce

Aurelio De Laurentiis (foto Kontrolab)
di Carlo Tarallo

Una discriminazione vera e propria nei confronti dei tifosi del Napoli. I supporters azzurri non potranno seguire la squadra a Cagliari, dove lunedì prossimo, alle 20 e 45, è in programma la partita contro gli isolani. La beffa è duplice. Innanzitutto, ai tifosi del Cagliari, in occasione della partita di andata al San Paolo, è stata consentita la trasferta. Secondo aspetto: la chiusura del settore ospiti dello stadio di Cagliari è stata decisa dalla Prefettura dopo che erano già stati venduti centinaia di biglietti. In un primo momento, infatti, la trasferta era stata autorizzata; successivamente c’è stato il dietrofront delle autorità cagliaritane. Il motivo? La concomitante visita a Cagliari del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che richiederebbe l’utilizzo di molti uomini delle forze dell’ordine e quindi renderebbe impossibile garantire l’ordine pubblico allo stadio se il settore ospiti fosse aperto. Grande la delusione e l’amarezza dei gruppi organizzati del tifo partenopeo, in particolare di quelli della curva A, che avevano acquistato i biglietti e prenotato il volo charter per Cagliari. I biglietti possono essere rimborsati, il charter forse verrà utilizzato per la trasferta di Europa League a Lipsia, ma il problema è la discriminazione. Il Napoli si gioca lo scudetto in ogni partita: il calore dei tifosi è essenziale perché si possa raggiungere l’obiettivo. I sostenitori della Juventus, invece, sono presenti praticamente in ogni trasferta. La speranza dei tifosi è che si possa spostare la partita di 24 ore, ma perché ciò accada ci sarebbe bisogno di un intervento forte e deciso della società e del Comune di Napoli, che invece stanno completamente ignorando la problematica. La speranza è che qualcuno si muova. A difesa della città, con i fatti e non con le parole.

mercoledì, 21 Febbraio 2018 - 16:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA