Furti di batterie d’auto e di pneumatici, a Napoli è boom dei reati ‘poveri’ Mappa dell’allarme: da Posillipo a Soccavo

Polizia

La povertà di una comunità, il momento di debolezza della criminalità organizzata si misurano anche dalla tipologia di reati che si consumano in un dato arco temporale. E, a guardare ciò che da mesi accade tra Napoli città e la sua periferia ovest, viene facile capire che i reati più ‘poveri’ sono tornati prepotentemente sulla scena.
Furti delle gomme delle auto, ed ora i furti delle batterie della macchina: da Posillipo a Soccavo fioccano le denunce, ma soprattutto piovono critiche, da parte di cittadini esasperati, nei confronti del sindaco o delle autorità preposte a vigilare sul territorio. L’ennesima rabbiosa denuncia arriva da una donna che vive in via Petrarca, zona bene della città: “Questa mattina due persone col volto coperto hanno rubato la batteria di una macchina che era parcheggiata sotto il palazzo”, racconta, mettendo in evidenza il dato che il raid si è consumato in pieno giorno. L’episodio, purtroppo, non è un’eccezione. La mappa dei quartieri interessati da questi reati da rubagalline, ma che al tempo stesso arrecano ingenti danni alle vittime, è da tenere in considerazione: si ruba al Vomero, a Posillipo, a Soccavo, a Fuorigrotta e pure a Bagnoli. Qui, ad esempio, pare vada forte il furto della benzina negli scooter. Roba che non si vedeva da anni. Un fenomeno preoccupante ma al tempo stesso da studiare. E che, soprattutto, potrebbe dire molto dello stato attuale di alcuni gruppi criminali che insistono nei quartieri più a rischio. Quando nel luglio 2009 il clan Sano di Ponticelli venne disarticolato, sul territorio rimasero i ‘sopravvissuti’ alle manette: piccoli spacciatori, pregiudicati di piccola tacca. Gente che, senza il ‘sistema’ alle spalle, non sapeva come campare. Fu così che in pochi mesi – e ci sono i dati dell’epoca che lo provano – a Ponticelli ma soprattutto nelle vicine Cercola e San Sebastiano i furti di auto e motorini aumentarono in maniera esponenziale: non una coincidenza, bensì una conseguenza della disgregazione dei Sarno. E chissà che i furti di gomme, di batterie e di benzina non nascondano una sofferenza in alcuni clan della camorra che ad occhio nudo non si vede.

domenica, 25 Febbraio 2018 - 11:17
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