Politiche, i nuovi furbetti da tastiera: aggirato il rigoroso silenzio elettorale Berlusconi resta il più ‘sveglio’ di tutti

Berlusconi a Napoli
Berlusconi a Napoli il giorno prima del voto
di Manuela Galletta

Il silenzio elettorale non vale (più) per tutti. Non ai tempi dei social network. E così, anche in questa campagna ormai finita, salta fuori il furbetto, anzi più di uno, che usa la bacheca Facebook per l’ultimo appello al voto. C’è chi cade nell’errore di scrivere fiumi di parole per convincere gli elettori delusi e sfiduciati, chi invece ricorre al trucco di postare foto e video di propaganda ma senza scrivere una parola, e chi, infine, lancia l’ultimo post di chiamata alle armi sul filo di lana dello scoccare della mezzanotte che introduce al giorno, di ieri, del silenzio. E poi c’è lui, Silvio Berlusconi, che maschera la sua ultima uscita di piazza a Napoli con una gita di piacere. Peggio di così non si poteva andare.

Berlusconi a Napoli,
La propaganda mascherata
Partiamo dalla fine. Partiamo da leader di Forza Italia, impossibilitato a candidarsi per via della Saverino ma di fatto motore della rinascita del partito azzurro: fingendo una gita di piacere a Napoli per vedere Cappella Sansevero («Erano 24 anni che volevo visitarla», dice lui), l’ex Cav chiude di fatto la sua campagna per Forza Italia nell’unica città dalle quale si era tenuto a debita distanza. Lui come gli altri leader del centrodestra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Tanto da attirare le ire di Amedeo Laboccetta, già deluso dall’esclusione dalla lista dei candidati, che meno di una settimana fa aveva bacchettato l’ex Cav per la sua lontananza dalla piazza. Laboccetta è stato accontentato: Berlusconi arriva a Napoli nella giornata di ieri annunciato, alla faccia della gita di piacere, dai dovuti lanci di agenzia. Ed è bagno di folla. Praticamente è una propaganda elettorale mascherata. Mascherata perché a mancare è solo l’arringa del leader, anche se a volerla dire tutta qualche minuto alla flax tax e ai tagli delle tasse riesce a dedicarlo mentre si sofferma a parlare con dei cittadini. Il risultato sperato è stato raggiunto: cittadini ai suoi piedi, e la stampa ‘costretta’ a documentare il suo tour, con tanto di foto e video a corredo.

Borrelli bacchetta Berlusconi
ma poi su Fb fa peggio di lui
Lo imita Francesco Emilio Borrelli, unico candidato del ‘Sole che ride’ impegnato in un collegio uninominale nella coalizione di centrosinistra: Borrelli prima bacchetta Silvio Berlusconi per la sua visita pubblica a Napoli perché «vìola il silenzio elettorale» e poi scrive un post su Facebook, con tanto di foto, in cui «ringrazia pubblicamente tutti coloro che mi hanno sostenuto con affetto, amicizia e stima», concludendo con l’hashtag #vincelasquadra.

Pd, silenzio violato su Fb:
arringa di Sarracino e Iacone
Insomma, le regole sono saltate. E non vale solo per Silvio Berlusconi. Basta fare un giro su Facebook per accorgersi che anche qualche politico s’è lasciato andare nel giorno del silenzio all’ultimo appello al voto. Disperato appello. Marco Sarracino, non uno qualunque considerato che stiamo parlando del portavoce del ministro della Giustizia Andrea Orlando, intorno all’una di ieri scrive un lunghissimo post in cui ripercorre le difficoltà incontrate dal Pd, ne celebra i meriti e conclude con «il mio invito è quello di sostenere il PD, la coalizione di centrosinistra e tutte le forze progressiste del paese». Non è da meno Giovanni Iacone, tesoriere del Pd Napoli e pure assessore nella giunta porticese guidata da Enzo Cuomo, che, per annunciare che «domani io voterò il Partito democratico», invitando gli altri a fare altrettanto, addirittura scomoda Aldo Moro.

Centrodestra, il trucco
di foto e video da propaganda
Sul fronte del centrodestra, i candidati o i loro supporters sono più accorti. Anzi, più furbi: niente post, niente chiamata alle armi. Solo foto. Che un’immagine, a volte, vale più di mille parole. Intorno alle tre e mezza di ieri pomeriggio Luciano Passariello, consigliere regionale della Campania e candidato alla Camera con Fratelli d’Italia, nonché indagato dalla procura di Napoli nell’inchiesta sulla ‘Sma’, condivide il video di un’intervista rilasciata dal suo leader Giorgia Meloni a Rai Parlamento in cui si parla, appunto, del voto per le Politiche. Pubblicità occulta. Usa il mezzo della foto che ‘parla’ Enzo Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia/Torre: Rivelli pubblica la sua intervista rilasciata al Mattino in cui spiega il suo programma.

Renzi e i furbetti del post
della mezzanotte
Non occulta, ma sicuramente furbetta, è la mossa invece di Matteo Renzi e di tanti altri candidati, sia di destra che di sinistra: allo scoccare della mezzanotte che saluta il 2 marzo e dà il benvenuto al 3 marzo, in tanti postano sulla bacheca l’ultimo appello (e pure l’ultimo scritto in assoluto), che resta lì ben visibile per tutta la giornata del 3 marzo, la vigilia del voto. Il silenzio elettorale non vale più.

domenica, 4 Marzo 2018 - 01:02
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